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T R A I L E R

   
     

 

Padre, madre e tre figli (il piccolo, la studente fobica repressa, la maggiorenne ribelle) vivono in promiscuità e armonia senza alcun tabù in un caseggiato isolato a ridosso di un'autostrada mai entrata in funzione. Purtroppo per loro il tempo della pace è destinato a terminare bruscamente con la riapertura del tratto... Primi due minuti di film: mentre scorrono i credits, la famiglia tutta gioca -in notturna- a hockey occupando l'intera carreggiata della superstrada deserta; l'unico trambusto in mezzo alla campagna sconfinata è il loro. Stacco: la figlia più grande e il bimbo fanno il bagno nella medesima vasca; la madre è pure presente, il padre chiede alla figlia di porgergli un oggetto e questa si leva come mamma l'ha fatta senza che nessun famigliare si scomponga minimamente. In questa sequenza è racchiuso il nocciolo di questo ennesimo piccolo gioiello che arriva dalla cara vecchia dolce Francia. La regista (Ursula Meier) dopo essersi fatta le ossa col documentario, imprime su pellicola un ritratto famigliare molto efficace dove i caratteri di ciascun elemento sono tratteggiati con poche ma precise pennellate. Della madre (una magnifica Isabelle Huppert) sappiamo poco o nulla ma non ci risulta difficile immaginare per lei un passato diviso tra medici e medicinali e se il marito a suo tempo sarà stato per lei un sostegno, nel momento determinante sarà il primo a uscire bellamente di testa. I figli sono solo vittime inconsapevoli di ciò che sta per accadere. Passando dall'iniziale climax di godibile commedia leggera si precipita lentamente (e quasi con naturalezza) in un cupo dramma della follia dai risvolti agghiaccianti che Edgar Allan Poe avrebbe apprezzato. Efficaci: l'ambientazione estiva, la colonna sonora (che copre un arco che va dalla musica classica al rock duro) e -se posso permettermi- la fulgida Adelaide Leroux, che vediamo aggirarsi semi-svestita per tutto il film, fuori e dentro casa. [FB]

 

[ID] di U. MEIER, CON I. HUPPERT E O. GOURMET, GROTTESCO, FRANCIA, 2008, 95', 1.85:1, VOTO: 8