F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 6 0        1 9 6 1        1 9 6 2        1 9 6 3        1 9 6 4       1 9 6 5        1 9 6 6        1 9 6 7        1 9 6 8        1 9 6 9        >

 

●●● ½




UNA VITA DIFFICILE
IL FEDERALE
LA CARICA DEI 101
IL VIGILE
CRIMEN
FANTASMI A ROMA
SUSPENSE
IL POZZO E IL PENDOLO
LO SPACCONE
COLAZIONE DA TIFFANY
ACCATTONE
I DUE VOLTI DELLA VENDETTA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"applica egregiamente il meccanismo hitchcockiano"

 

 

Chiamato al banco dei testimoni nel processo imbastito per fare luce su un omicidio, un americano a Londra, praticamente testimone oculare dell'assassinio, incastra con la sua deposizione un dipendente della vittima. Una lettera ricattatoria rinverdisce, a distanza di anni, la memoria alla consorte del testimone chiave riguardo la borsa piena di denaro sottratta alla vittima e mai ritrovata, nonché la scalata del marito a seguito di sospetti fruttuosi investimenti. Costei inizierà inevitabilmente a mettere in dubbio la sua integrità morale... Solido giallo prodotto da Marlon Brando, "Il Dubbio" applica il meccanismo hitchcockiano già ampiamente rodato ne  IL SOSPETTO  al quale i titolisti italioti devono aver evidentemente pensato. Cary Grant è ambiguo come richiede il suo personaggio, anche quando indaga in incognito, ed è spalleggiato dalla brava Deborah Kerr credibile nel suo struggersi nel dubbio (appunto) e nelle sue congetture, quando puntualmente sbugiarda il consorte. La regia si concede alcune trovate abbastanza rivoluzionarie per l'epoca: vira alcuni fotogrammi in negativo, propone fulminei flashback in sovraimpressione... Ma ancor di più è la trama il punto forte della pellicola, con la trovata della lettera consegnata fuori tempo massimo. Si segnalano positivamente molti momenti (la visita alla moglie del condannato) mentre è un po' gratuita la sequenza sul ciglio della scogliera che pare davvero un plagio del succitato film del Maestro della Suspense. Nel finale si riverbereranno addirittura echi pre-argentiani. Lussuoso cameo per Peter Cushing e sontuoso ma un po' datato lo score di William Alwym che si fa da parte dello splendido crescendo del pre-finale quando entra in scena il "Rach 3". Curiosa la voce over di Grant che nello scuro dopo i titoli di coda prega gli spettatori di non rivelare il finale del film per quelli che il film avrebbero dovuto ancora vederlo. [FB]

 

[THE NAKED EDGE] DI M. ANDERSON, CON G. COOPER, D. KERR, P. CUSHING, GIALLO, UK, 1961, 97', 1.66:1