F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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L'IMPERO COLPISCE ANCORA
STARDUST MEMORIES
UN SACCO BELLO
BIANCO ROSSO E VERDONE
THE BLUES BROTHERS
SHINING

FOG
INFERNO
MANIAC
VENERDì 13
TORO SCATENATO
THE ELEPHANT MAN
VESTITO PER UCCIDERE
STATI DI ALLUCINAZIONE
MACABRO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Festa Campanile dirige con la solita 'mano pesante' un film piacevolmente leggero"

 

 

Un truffatore di mezza tacca in quel della Palestina, ma anche un buon diavolo che si barcameno per cavare qualcosa di buono per campare, tra un'avventura e l'altra incappa sovente in un predicatore, un tale Gesù Cristo, scambiandolo per David Copperfield. Si ritroverà in croce con lui e salirà con lui in Paradiso... Pasquale Festa Campanile non è stato mai regista dalla mano leggera. Si prenda ad esempio il trucido  AUTOSTOP ROSSO SANGUE  "Il Ladrone", tratto da un romanzo dello stesso autore, rappresenta una felice parentesi. Merito anche e soprattutto di un Montesano abbastanza in palla (la scena del cane) e di una bella ambientazione solare di una Tunisi ben fotografata e di uno stuolo di caratteristi di contorno (Daniele Vargas in primis). Ritrae comunque anche una Edwige Fenech al culmine della bellezza (e abbronzatissima) come nessuno (neanche Sergio Martino) è mai riuscito a fare: praticamente nuda sotto ad una specie di foulard. Il protagonista "allunga" il vino della vigna del suo padrone con la pipì, ruba e si mangia il "capro espiatorio", ruba le collane alle sue amanti occasionali: è quel che si può definire "un mariuolo", e si barcamena pensando che "il Gesù" sia solo nient'altro che un "collega", un truffatore che inganna i faciloni con semplici trucchi. Se i centurioni romani vengono descritti al pari dei nazisti nell'Italia occupata, troviamo il "poliziotto" Claudio Cassinelli nel ruolo del "Messia". Se il film è interessante nel mostrare i miracoli sotto l'ottima di un "osservatore terzo", Nonostante la visione sia ancora piacevole, è fuor di dubbio che al film manchi una reale "compattezza", che risente di un eccesso nell'uso degli zoom (che si sa, sono la pigrizia del regista) nella reiterazione del tema principale scritto da Morricone, butta spesso un po'... à la cazzo... mentre nell'altro tema, più lirico e sentito, anticipa sonorità che userà nell'ulimo film di Leone. Piacevolmente leggero.  [FB]

 

di P. FESTA CAMPANILE, CON E. MONTESANO, E. FENECH, C. CASSINELLI, COMMEDIA, ITA, 1980, 106', 2.35:1