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VENERE IN PELLICCIA T R A I L E R |
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"James Gray e il melodramma" |
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Immigrata polacca è separata dalla sorella, affetta da tubercolosi, a Ellis Island e non trovando nessuno ad accoglierla rischia l'espulsione. Interviene un uomo all'apparenza gentile che la porta con sé. La dedizione della ragazza, bella ma fragile, appassionata e determinata, per la sorella, è encomiabile, e lui lo sa... Stendendo un pietosissimo velo sul titolo, insulso per quanto disonesto, appioppiato dai titolisti italioti, tornati alle miserie del passato, "The Immigrant" segna il ritoro del grande James Gray dietro la mdp. Tornato inoltre a dirigirere il "suo" Joaquin Phoenix dopo le buone e ottime prove de I PADRONI DELLA NOTTE ? e TWO LOVERS lo relega qui al ruolo di protagonista maschile, lasciando però la maggior parte del campo libero ad una magnifica Marion Cotillard: d'una bravura davvero smodata. Nel ruolo di "Orlando il Mago" troviamo poi il bravo Jeremy Renner, nemmeno a dirlo: perfetto per la parte e logicamente scelto da Gray come più che come "terzo incomodo", ago della bilancia. Il cugino della figura ambigua di Bruno/Phoenix resta ugualmente vittima della grazia e del fascino involontario dell'eroina sfortunata sulla quale davvero nessuno scommetterebbe avere un lieto fine alla sua odissea. Grande cura delle scenografie e degli ambienti (resta nella memoria lo spettacolo al centro pre-espatrio, cui partecipa anche "Caruso") e perizia autoriale nell'ottenere il meglio da attori che già da soli sono calibri da 90. Verrà il riscatto anche per i cattivi? Si resta incollati a quello che nelle mani di un altro poteva rischiare il melodrammone, e che invece si segue con il groppo in gola. La pellicola negli States ha ricevuto il divieto ai 18 per "nudità" e "contenuti sessuali" peraltro inesistenti: il vero motivo è chiaramente il modo in cui vengono descritti il razzismo e la corruzione che imperavano a NY a inizio secolo. Il prossimo lavoro, su Percy Fawcett, chi se lo perde? [FB] |
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[ID] di J. GRAY, con J. PHOENIX, M. COTILLARD, J. RENNER, DRAMMATICO, USA, 2013, 117', 2.35:1 |