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"novanta minuti di noia mortale"

 

 

New York nel futuro è governata da una azienda che si occupa di eugenetica che operando modifiche sugli umani ha creato la razza dei mutanti. Una piramide fluttua nello spazio aereo sovrastante. Horus è deciso di accoppiarsi con una terrestre prima di perdere l'immortalità e avere così un erede con pieni poteri. Le sue attenzioni ricadono su un carcerato ibernato e su una bella mutante oggetto delle attenzioni delle autorità... La vera sorpresa del film di Enki (!) Bilal (nome d'arte, s'intende) è constatare che l'ex moglie di J. Michel Jarre, Charlotte Rampling, pare ringiovanire piuttosto di invecchiare. Inoltre diventa più appetibile invecchiando. Avercene. Per il resto, con lei: Linda Hardy, ex modella, con il carisma di un budino ovviamente (Monica Bellucci style, of corse). Le scenografie a metà strada tra "Blade Runner" e "Metropolis" sono forse l'unica cosa per cui merita l'occhiata ad una pellicola altrimenti davvero soporifera. La regia di Enki (!) Bilal, autore di origini jugoslave dell'omonima graphic novel, non convince e meglio sarebbe stato affidare la direzione ad un professionista (Bilal, tra gli addetti ai lavori, è meglio conosciuto per la trilogia Nikopol). Questo "Immortal ad Vitam" è invece basato su un videogioco basato sulla trilogia, intitolato "Nikopol: Secrets of the Immortals". Nonostante i lodevoli intenti di grafici e addetti agli effetti speciali, gli esiti sono assai poveri, come lo sono del resto i mezzi che hanno consentito ai realizzatori e programmatori un look più affine ai filmati che precedevano i giochi per pc e consolle nell'anno di uscita del film (2004). Per alcuni: uno dei monumenti del cyber-punk, per i più: novanta minuti di noia mortale. Sicuro al vedere una piramide sospesa su una metropoli e creature umanoidi con i volti delle divinità egizie, unitamente allo specchio per allodole "Enki" in locanda, saranno accorsi a frotte i fan di Sitchin. Poveri esercenti... [FB]

 

[IMMORTEL AD VITAM] di E. BELIAL, con L. HARDY, T. KRETSCHMANN, FANTASCIENZA, FRA, 2004, 98', 2.35:1