F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 4 0        1 9 4 1        1 9 4 2        1 9 4 3        1 9 4 4       1 9 4 5        1 9 4 6        1 9 4 7        1 9 4 8        1 9 4 9        >

 

●●●








GILDA
IO TI SALVERò
ROMA CITTà APERTA




*

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il capostipite di tutti i film horror a episodi"

 

 

Un architetto raggiunge un grande casone in campagna e si presenta ai presenti sostenendo di aver incontrato già tutti loro in un sogno confuso che si chiudeva con un omicidio. La tentazione è di andarsene ma viene invece convinto da tutti di fermarsi e di ascoltare analoghe storie paranormali che alcuni di loro giurano di aver vissuto. C'è un pilota sopravvissuto per due volte dalla morte grazie ad una premonizione, una giovane che ha incontrato un fantasma, una donna matura che regala al marito uno specchio che si rivelerà 'maledetto', un altro che narra la storia di un ritorno dall'aldilà, e infine la spaventevole vicenda che ha coinvolto un ventriloquo che aveva 'ucciso' il pupazzo, rivoltatogli contro, impazzendo irrimediabilmente... L'inglese "Incubi Notturni" è l'antenato di tutti gli Hammer e gli Amicus che sarebbero venuti negli anni a venire, e rappresenta un vero e proprio esempio di capostipite di un modo di intendere il film horror ad episodi. Nella fattispecie gli episodi sono 5 in senso stretto, più un prologo che verrà chiuso in coda, andando a costituire la "quadratura del cerchio", e che si ri-affaccerà ad ogni conclusione di ogni episodio. C'è addirittura George Auric a comporre la colonna sonora, i registi impegnati si riveleranno quasi tutti dei mestieranti anche talentuosi. C'è Basil Dearden de  LA DONNA DI PAGLIA  e anche Charles Crichton (che già rivela l'attitudine al comico-surreale che userà poi in quel "Pesce di Nome Wanda" che gli regalò addirittura l'Oscar) anche se l'episodio che si ricorderà di più sarà quello a retaggio di tale Alberto Cavalcanti (origini brasiliane) dove quel  MAGIC  che già si pensava come un film seminale e che invece si rivela qui solo una rimasticatura. Di pregio, se ci pensiamo, anche l'episodio sullo specchio nel quale troviamo la radice di tutti i  GUARDIAN OF THE ABYSS  e i  MIRRORS  a venire. E la chiusa, come già detto, sfiora il genio. [FB]

 

[DEAD OF NIGHT] DI B. DEARDEN, C. CRICHTON, A. CAVALCANTI, HORROR, UK, 1945, 102', 1.33:1