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IL TRIANGOLO DELLE BERMUDE
ECCE BOMBO
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IL TOCCO DELLA MEDUSA
SOLAMENTE NERO
LA MALEDIZIONE DI DAMIEN
IL CACCIATORE
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RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE
LA SETTIMA DONNA
NON VIOLENTATE JENNIFER

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Comencini punta alto, ma la noia che colpisce i personaggi è condivisa da chi guarda"

 

 

n imbottigliamento di proporzioni immagini costringe un numero variegato di persone nei dintorni della Capitale. Entrano pericolosamente in contatto ricchi e poveri, brava gente e malavitosi, giovani e vecchi. perfino un moribondo in ambulanza. Si profila una notte lunghissima e dalle conseguenze impensabili... "L'Ingorgo" è uno dei film più "estremi" della fase finale della commedia all'italiana, quella più cupa e vela dal grottesco. Parrebbe qusai un film di Ferreri, non fosse opera di Luigi Comencini. Il supercast, trattandosi di un film corale in senso ampio, annovera Alberto Sordi (uomo d'affari di ritono dall'Africa) Marcello Mastroianni (un'annoiata celebrità, unico a poter uscire dall'auto accenttando l'ospitalità di un camionista e della bella moglie incinta) Ugo Tognazzi (un professore che afferma: "l'automobile non risponde più al suo lato consumistico, ma è diventato uno status symbol") Stefania Sandrelli (la moglie del camionaro interpretato da Gianni Cavina) e Ciccio Ingrassia (da Oscar, nel ruolo dell'incidentato grave, travolto da un autobus e fermo come gli altri sull'ambulanza in coda) tra gli altri, e i francesi Annie Girardot e Gerard Depardieu. L'assunto è a suo modo geniale: un gran numero di veicoli è intrappolato sul raccordo anulare romano. Liberamente tratto da un racconto di Julio Cortazàr ("L'Autostrada del Sud") è un film che rifugge il facile risvolto comico, buttandola invece sul realismo drammatico che una simile situazione può scatenare sugli esseri umani, quasi fossero sottoposti ad un esperimento collettivo per volontà superiore. Ciscuno, nella propria gabbietta-auto, sottoposto a stress unito al caldo, alla mancanza di beni elementari quali l'acqua (si mette all'asta una bottiglietta). "Certe volte mi sembra che il mondo stia diventando pazzo". Gli intenti erano più alti del risultato e la noia viene condivisa da chi guarda. Un ciclista che la sa lunga incrocerà i pecoroni incolonnati. [FB]

 

di L. COMENCINI, CON A. SORDI, M. MASTROIANNI, A. GIRARDOT, GROT, VARIE, 1978, 121', 1.85:1