F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
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APES REVOLUTION
THE SIGNAL
I GUARDIANI DELLA GALASSIA
CAPITAN AMERICA 2
BIRDMAN
INTERSTELLAR
X-MEN GIORNI DI UN FUTURO...
GRAND BUDAPEST HOTEL
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EDGE OF TOMORROW
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300 L'ALBA DI UN IMPERO
NOAH
T R A I L E R
"restano negli occhi il nero nel buco nero e l'assenza di rumore nelle esplosioni siderali"
Mentre la vita sulla Terra è messa a repentaglio dagli sconvolgimenti climatici, tradotti in gigantesche tempeste di sabbia, un ex pilota della NASA si lancia in un'avventura omerica per salvare la famiglia: l'impresa non da poco è quella di trovare un altro pianeta abitabile. Il "trucco" è servirsi di un buco nero... Saturno invece di Giove, un computer senziente a forma parellelepipeda che dialoga con astronauti, un viaggio oltre i confini del cosmo di un uomo che scopre il senso della vita rivedendo sé stesso. A qualcuno non viene in mente 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO di Kubrick? Vorrei conoscerlo quel "qualcuno". Chistopher Nolan realizza con "Interstellar" il suo film più ambizioso. Se l'inizio è quantomai claudicante, con il personaggio dell'oggi-sempre-ottimo McConaughey che viene arruolato al volo (in senso letterale) per una missione che definire "eroica" sarebbe poco (dopo aver seguito il tradizionale "filo di Arianna") sarebbe poco onesto classificare la pellicola come un buco nell'acqua. Si prenda proprio la sequenza nel pianeta "acquatico": raramente si erano provati in fantascienza, negli ultimi tempi, simili vertigini. La cara, vecchia, fantascienza vintage che si affaccia dall'inizio della seconda odissea in ogni inquadratura, con portelloni con gli oblò e strutture pressurizzate bianche, lattigginose. Tanta carne al fuoco, troppa, e il consueto superficialismo nolaniano (il tesseract: "lo hanno fatto quelli della quinta dimensione"... "no, siamo stati noi!" ehh?!) con spunti interessanti buttati a caso quasi fossero indizi per ricomporre un puzzle impazzito, e personaggi mal caratterizzati (Matt Damon, solita lenza) inficiano un lavoro che avrebbe volato ben più alto. Tralsciando un finalaccio accessorio, restano negli occhi il nero nel buco nero e l'assenza di rumore nelle esplosioni siderali. Poderosi pedali di organo zaraustriano ed archi gayanehiani del fido Zimmer. [FB]
[ID] di C. NOLAN, con M. MCCONAUGHEY, A. HATAWAY, M. CAINE, FANTASCIENZA, USA, 2014, 169', 2.35:1