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"sorvolando sui vampiri frocetti, quel che mette i brividi è la vampira bambina della Dunst"
Un giovane narra ad un cronista la storia della sua lunghissima vita. Infatti stiamo parlando di un vampiro... Dal famigerato romanzo (anzi, "collana" di romanzi) di Ann Rice, moglie del Rice paroliere per Llotd Webber, "Intervista col Vampiro" nella sua trasposizione filmica ebbe notevole fortuna e risonanza in quel della metà degli anni novanta. Certo il cast era quello delle grandi occasioni: Tom Cruise, Brad Pitt, Christian Slater, Kirsten Dunst, oltre all'attore feticcio del regista Neil Jordan: Stephen Rea. E da ultimo: Antonio Banderas! Di certo si tratta di un'opera quantomeno curiosa: un pseudo horror (al limite un fantasy) che è molto più un film in costume (complice l'ambientazione che copre parecchi secoli). Sorvolando sulle figure di Pitt (con crimiera leonina, comunque migliore di Tommaso Crociera, ceruleo e con i canini in bella mostra, che recita "di maniera") e Cruise che più che due vampiri paiono due frocetti, la figura che di questo film di produzione inglese resta più nella memoria è quella di Kirsten Dunst: la sua vampira bambina che cresce mentalmente ma non di corporatura (e "con il gusto di uccidere") mette realmente i brividi. Contrariamente al personaggio di Slater che per contro risulta per nulla credibile (quando mai uno ascolterebbe un tale racconto con fare sprezzante, senza farsela nei calzoni?) oltre che irritante (tanto il suo scontato trapasso finale risulterà liberatorio per lo spettatore). Le scenografie di Dante Ferretti e certe scene d'insieme (quelle ambientate a New Orleans ad esempio) si ritagliano comunque un loro posto, e rivelano l'autore di un IN COMPAGNIA DEI LUPI dietro la patina da romanzo in celluloide. La coppia Cruise-Pitt con la Dunst ("Claudia" nel film) rappresenta una sorta di antesignana coppia-gay nemmeno passata per l'istituto dell'adozione. "Vampiri che fingono di essere esseri umani che fingono di essere vampiri". [FB]
[ID] di N. JORDAN, CON B. PITT, T. CRUISE, A. BANDERAS, K. DUNST, HORROR, UK, 1994, 118', 1.85:1