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THE MASTER T R A I L E R |
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"Bertolucci + Niccolò Ammanniti = buon film" |
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Quattordicenne problematico e in analisi, in concomitanza della settimana bianca organizzata dalla scuola, si isola volontariamente in una cantina di proprietà all'insaputa della madre e del patrigno. La sua sorellastra piomba una sera lì, cercando rifugio: una sbandata in crisi di astinenza. All'inizio i due si odiano, ma poi... Dopo i due film di Gabriele Salvatores tratti da altrettanti romanzi dello scrittore Niccolò Ammanniti, l'ultimo COME DIO COMANDA (definito da una mia ex: "una merda") questa volta tocca ad un vecchio leone del nostro cinema che fu, ovvero quel che resta di Bernardo Bertolucci che aveva diretto Brando e De Niro in altrettanti film-totem della nostra cinematografia che fu, per essere celebrato agli Oscar e di conseguenza 'azzerato' artisticamente. "Io e Te" si presenta (almeno dopo il prologo) come un kammerspiel costruito appunto sul meno cinematografico dei lavori dello scrittore. "Io e te, se non avessimo un punto di vista, saremmo uguali... presente il buddismo?" dice la truce e "poco buddista" Olivia. Bertolucci dirige dalla sedia e rotelle, sulla quale è costretto ormai da un bel po' di anni (sorte toccata ad un bel po' di autori del nostro cinema, da Visconti ad Antonioni) e se ciò potrebbe ricadere (e ricade) sulla regia (statica, sono assenti tutti i magnifici movimenti di macchina che avevano sempre costraddistinto il suo stile) il cineasta fa di necessità virtù approntando la riduzione di questo "romanzo da camera"; si prenda la sequenza del ballo sulle note di "Ragazzo Solo" (canzone di David Bowie del '70, l'orignale: "Space Oddity"). Il film parte così-così (Sonia Bergamsco nella madre di "Lorenzo" non ha mai recitato così male) poi cresce. Bruttarello assai Jacopo Olmo Antinori, ma va detto: perfetto nel suo ruolo, e la giovane Tea Falco sarà anche capace, non lo metto in dubbio, ma ha la "e" aperta, e si mangia le parole pure più della Golino. In definitiva: sommando Bertolucci + Ammanniti non poteva dare come risultato un film mediocre. [FB] |
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di B. BERTOLUCCI, con J. OLMO ANTINORI, T. FALCO, DRAMMATICO, ITALIA, 2012, 93', 1.85:1 |