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"cucito su misura sull'ultimo De Niro, vede una 'mafia del catetere' che non vuol mollare..."

 

 

Da un incontro casuale, la vita di un irlandese diventa un'ascesa sotto l'egida della mafia ebrea e di un ambizioso e potente uomo politico. In futuro si troverà in mezzo a conflitti confliggenti e pure inconciliabili... Tralasciando la polemica, anzi LE, che l'hanno preceduto, eccoci a parlare delle tre ore tonde di "The Irishman", sorta di "capitolo 3" di una trilogia iniziata a suo modo con  QUEI BRAVI RAGAZZI  e proseguita in un certo modo con  CASINò  Funereo, cimiteriale, specie in coda, parliamo di un film cucito sul vecchio De Niro. La storia è fondamentalmente quella di uno che si trova a legare con due esponenti di fronti differenti, un tempo complementari, poi avversi: la "mafia ebrea" cui da il volto principale Joe Pesci, doppiato ancora da Gullotta, e il potente uomo politico cui da il volto Al Pacino. La sceneggiatura lascia vuoti troppi spazi e che consegna allo spettatore la spiacevole sensazione di essere in fin dei conti esile, o al peggio una mera scusa per tributare ad un vecchio amico un ultimo riconoscimento (De Niro toccherà ferro). Se la "mafia del catetere", decrepita se non già macilenta l'aveva già messa in scena Jasmusch, non resta che accontentarci di tanta grazia di attori, tutti uomini, ma con l'inserimento dulcis in fundo di una Anna Paquin che nel ruolo della figlia cresciuta dell'irlandese rappresenta per lui l'unica persona riuscita e giudicarlo e condannarlo. Si percorrono trent'anni e più di storia americana, comprensive dell'omicidio Kennedy e dell'affaire della "baia dei porci". Sarcastica la dissertazione sul preferire la vecchia sepoltura rispetto alla cremazione, "troppo definitiva". "Lascia la porta aperta..." dirà al prete giunto forse per l'estrema unzione. Poco spazio al grottesco (De Niro pesta il droghiere, il laghetto dove "se ci mandano i sommozzatori ci armano un esercito!") e qualcuno si è lamentato del sangue digitale. Ma è proprio Scorsese che ha usato il silenziatore. [FB]

 

[ID] DI M. SCORSESE, Con R. DE NIRO, A. PACINO, J. PESCI, H. KEITEL, DRAMMATICO, USA, 2019, 180', 2.35:1