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T R A I L E R

   
 

"la tesi urlata dal doberman alla regia è che la violenza genera violenza"

 

 

Come un animale fuori controllo che carica a testa bassa, un uomo cerca l'uomo che reputa abbia stuprato e ridotto in coma la compagna. Avvicinato con l'amico da due balordi, viene spronato alla vendetta privata... Ricorderete che ci fu un periodo nel quale la Bellucci e il suo nerboruto neo marito pensavano di fare assieme un "porno d'autore". Forse perché presi da un travolgente esibizionismo, forse perché impazziti. Questo film non si fece mai, ma il progetto prese altra forma diventando quel che si può vedere in coda a "Irreversible". Titoli scorrono al contrario e così il film che procede per quadri montati in ordine inverso: già l'aveva fatto Nolan nell'ottimo  MEMENTO  All'inizio poi Gaspard Noé vuole fare Lynch, ma non basta lanciarsi in inquadrature sghembe (tutto l'inizio) e decostruire il film nel montaggio per trasformarsi in un GENIO. Si prenda poi la sequenza nel turpe postribolo gay (il "Rectum": ritratto da far sembrare il peggior girone dell'Inferno dantesco un luna park) condito di dialoghi insulsi e di un eccesso di violenza assolutamente priva di ironia (almeno nelle intenzioni) ma non impermeabile all'umorismo involontario. La tesi (urlata dal doberman alla regia) è che "la violenza genera violenza". Vincent Cassel di una bruttezza rara (nudo anche peggio che vestito) e già la seconda volta che trascende in eccessi verbali e fisici si scoppia a ridere. Quanto alla credibilità dello sfigato precedentemente legato alla stessa donna che segue i due piccioncini come un cagnolino siamo proprio "ai confini della realtà"! Almeno la sequenza topica colpisce nel segno, anche non si capisce per quale ragione si sia voluto scaricare tutta quella violenza su una sconosciuta trovatasi nel classico posto sbagliato al momento sbagliato. Non per sposare argomentazioni misogine, ma il personaggio della Bellucci non trova niente di meglio che infilarsi nottetempo in un lercio sottopassaggio in sottoveste? [FB]

 

[ID] di G. NOé, con M. BELLUCCI, V. CASSEL, J. DUPONTEL, DRAMMATICO, FRANCIA, 2005, 124', 2.35:1