F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

●●

SECONDO TRAGICO FANTOZZI
ROCKY
BRUTTI SPORCHI E CATTIVI
COMPLOTTO DI FAMIGLIA
FEBBRE DA CAVALLO
CARRIE
LA CASA DALLE FINESTRE...

L'INQUILINO DEL TERZO PIANO
IL PRESAGIO
BALLATA MACABRA
TAXI DRIVER
IL MARATONETA
NOVECENTO
IL CASANOVA
TUTTI GLI UOMINI DEL...

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"road movie satirico che funziona a corrente alterna, ma che regala un grandioso del Prete"

 

 

Il ritorno al sud di due immigrati baraccati con una ragazzona veneta subito mal accolta in un gelida Torino... Una bella ragazza Ambientato a Torino, "L'Italia s'è Rotta" per la regia di Steno, mette insieme volti meno noti del Derby, fra cui quel Teocoli che poi avrebbe vissuto una vera giovinezza in televisione negli anni '90, con un ritratto della "recessione" vissuto in quel periodo, puntando giustamente il dito sulla pochezza dell'italiano medio, incapace di attuare una vera Rivoluzione ("l'Italia s'è ridotta in un tale stato che tanto vale rifarla!") configurandosi come una commedia satirica. Si parte infatti da un cantastorie, cui presta la voce Enzo Jannacci, che musicherà poi il tutto, a presentarci alcuni personaggi estratti dal proletariato classico: un operaio in mobilità, una ragazzona veneta, un "terrone troglodita" che in pensione subisce le lascive avance dell'orrida padrona di casa. Il primo è Mario Scarpetta, notato ne  LA PATATA BOLLENTE  la seconda è una sfolgorante Dalila Di Lazzaro, e l'ultimo è il Teo. Torino d'inverno appare come una sorta di Purgatorio nel quale vivono, ormai condannati al grigiore, i migranti che vi eran giunti in cerca di fortuna. Così, in manco mezz'ora si scappa tutti verso sud con il film che diventa di fatto un road movie fuoriero di nuovi incontri, fra gli altri: Carotenuto, la Valeri (la nobile snob) Lionello (lo scultore di Carrara degli "otto nani", l'ottavo nano all'epoca era Fanfani) Montesano (il rapinatore romano e solito sfigato) Orlando (il maestro di scuola). Grandioso il ritratto del questore moralista di Duilio del Prete, andato in overdose da 'oscenità'. Per i cultori di Paolo Conte, è qui l'origine della song "Macaco": mentre eccheggia "Genova per Noi" nella città omonima, Scarpetta è avvicinato da un travestito che gli darà appunto del 'macaco'. Il ritmo c'è, ma gli autori pigiano troppo il pedale del grottesco ed eccededono nel macchiettistico e la satira risulta disinnescata, innocua. [FB]

 

di STENO, CON M. SCARPETTA, D. DI LAZZARO, T. TEOCOLI, D. DEL PRETE, COMICO, ITALIA, 1976, 98', 1.85:1