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JARHEAD

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Sono gli anni dell'invasione del Kuwait, Saddam Hussein e l'operazione "Tempesta nel Deserto": una vergognosa parata militare per il controllo dei ricchi giacimenti petroliferi, mascherata da intervento ad un popolo aggredito. I soldatini arrivano in tempo, per spaccarsi i maroni e capire che la loro presenza è totalmente pretestuosa... Non ho mai amato particolarmente Sam Mendes. Anche il suo film più famoso, quell'American Beauty che aveva razziato le statuette, non mi aveva convinto. Confezione impeccabile ma assenza di anima. Jarhead non fa eccezione. Concepito come una sinfonia a tre tempi, abbinato ciascuno ad un differente lavoro del direttore della fotografia: realista durante l'addestramento delle reclute (vedasi il fondamentale "Full Metal Jacket"), giallo slavato per il periodo di fancazzismo in territorio straniero nell'attesa di un nemico che tarda a palesarsi (leggere Dino Buzzati, "Il Deserto dei Tartari", edizioni Mondadori, € 7,80), profondo rosso durante la pioggia di oro nero provocata dall'incendio dei pozzi (immagini viste in tv), non ci dice molto di più di quanto già sapevamo sulla stronzaggine degli yankee nella loro grande dedizione guerrafondaia. Jake Gyllenhaal buca l'obiettivo, ma non è un eroe né uno al quale si può voler bene: la sua morale è che anche senza aver ucciso nessuno la guerra ti cambia dentro. Altra novità. A siparietti in qualche modo simpatici (porte che si chiudono dinanzi agli "affari privati"), parentesi di metacinema (le truppe si sciroccano la Cavalcata delle Valchirie da "Apocalypse Now" non capendo una sega dello spirito del film di Coppola e ancora la VHS de "Il Cacciatore" ..."o era il Cacciatope?") fanno da contraltare scene di discreto impatto emotivo (missili ben poco intelligenti, se manovrati da coglioni) che elevano la pellicola al di sopra delle più recenti incursioni nel cinema bellico. [FB]

 

[ID] di S. MENDES, con J. GYLLENHALL E J. FOXX, GUERRA, USA, 2005, 123', 2.35:1, VOTO: 5