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"infamata di serie Z"

 

 

Sottoposto ad una autopsia, l'essenza immportale di Jason Voerhes si rivela un demone vermiforme che tramigra di corpo in corpo. Dovrà pensarci l'ultima discendente in linea di sangue con la sua progenie... Infamata di serie Z. Così posso riassumere cosa penso su "Jason va all'Inferno". La meravigliosa follia dei peplum fantasy baviano e fredaiano non c'entrano nulla in questo pasticcio di carne e pus fatto a film. L'inizio è già da pesci in faccia (per dire altro) allo spettatore: ci si frega della continuity (già traballante, ma sin'ora almeno parzialmente rispettata) ignorando la fine di Jason nel capotolo precedente  INCUBO A MANHATTAN  (liquefatto nell'acido!) e lo si ritrova grosso come prima, soccombere ad un commando dei corpi speciali (!) Esploso in mille pezzi per una granata. Sottoposto ad autopsia (ahaha) il coroner scopre come il suo cuore pulsi ancora, si avvicina troppo... ed è fatta. Jason era in realtà  L'ALIENO  di Sholder (!) e non perde l'occasione di avere un corpo nuovo (corpulento non come prima, ma quanto basta). E' comunque esigente dal punto di vista estetico e in una sequenza lo vedremo "fare la barba" ad una nuova vittima, prima di "occuparla". Meh. Ad un certo punto, si inizia a innestare sottotraccia una sub-trama (da sub-normali) che scopiazza pure  HALLOWEEN  con la figura della "sorella di Jason" (no comment). Oni tensione è azzerata e il cattivo se ne va in giro barcollando e gemendo alla  FRANKENSTEIN JR  Siamo oltre il trash. Cosa salvare? La solita ragazza nuda in fregola che viene trapassa mentre "sta sopra" nella canadese, e squartata come un manzo (bello però)? Beh, diciamo quell'ancor più delirante colpo di coda finale, che forse sarebbe qui meglio definire "zampata", unghiata, e non dico altro per non rovinare l'unica cosa buona per i neofiti. "E' una cosa orribile!". Sì, questo film. [FB]

 

[JASON GOES TO HELL: FINAL FRIDAY] di A. MARCUS, CON S. WILLIAMS, K. KEEGAN, USA, 1993, 91', 1.85:1