F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
R O
B I K E
<
2 0 0 0
2 0 0 1
2 0 0 2
2 0 0 3
2 0 0 4
2 0 0 5
2 0 0 6
2
0 0 7
2 0 0 8
2 0 0 9
>
IL PETROLIERE
L'ASSASSINIO DI JESSE JAMES
4 MESI 3 SETTIMANE 2 GIORNI
PROMESSA DELL'ASSASSINO
INTO THE WILD
NON é UN PAESE PER VECCHI
SOGNI E DELITTI
PARANOID PARK
LA VIE EN ROSE
LUSSURIA SEDUZIONE E...
JOSHUA
THE GIRL NEXT DOOR
NELLA VALLE DI ELAHE
ONORA IL PADRE E LA MADRE
ESPIAZIONE
Gli ultimi anni di vita di Jesse James, divisi tra sospetti e rimorsi. Chi pensava, come me, che "Unforgiven" avesse detto la parola ultima sul genere western, era in errore: "L'Assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford" si ritaglia il suo posto nel genere, ormai trasfigurato in una elegiaca e nostalgica rilettura del mito. L'epica che si respira in quest'opera prodotta dallo stesso Pitt e diretta con piglio autoriale da Andrew Dominik, conduce lontano: esattamente, nel Missouri di fine '800, quando un celeberrimo bandito (autentico totem, al di la del bene e del male) e mito vivente anche per i tutori della legge che lo "odiano con stima", consumato dal senso di colpa, caldeggia la morte come unica via per la purificazione. "Se guardi anche solo per un attimo dall'altra parte, ti sarà difficile non desiderarla" è quello che in parole spicciole confida la leggenda al "ragazzo" che gliela renderà. "Vuoi essere come me, o vuoi essere me?" chiede Jesse a Bob, in un altro dei dialoghi a orologeria che ti colpiscono al cuore con precisione millimetrica. In mezzo a scenari da capogiro e una fotografia cesellata, si muovono figure che paiono scolpite nel legno: un carismatico Brad Pitt ritrova finalmente un ruolo da comprimario che gli mancava dai tempi di "Fight Club" e al sorprendente Casey Affleck (splendida faccia da cinema, fratello del meno meritevole Ben) è affidato il compito sgradevole di impersonare una figura che riesce ad essere compassionevole solo negli ultimi metraggi di pellicola. Molte le scene memorabili: l'attesa all'assalto del treno, l'allegorico lago ghiacciato e tutte le volte in cui le canne delle pistole ruggiscono, con la veemenza di un'esplosione di una palla di cannone. L'unico difetto che separa a mio giudizio il film dal capolavoro, è un'eccessiva lunghezza che, nell'estrema dilatazione dei tempi, richiede una dedizione totale. Ad ogni modo, uno dei migliori dell'annata 2007/2008. [FB]
[ASSASSINATION...] di A. DOMINIK, con B. PITT E C. AFFLECK, DRAMMA, USA, 2007, 160', 2.35:1, VOTO: 9