F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
R O
B I K E
<
2 0 1 0
2 0 1 1
2 0 1 2
2 0 1 3
2 0 1 4
2 0 1 5
2 0 1 6
2
0 1 7
2 0 1 8
2 0 1 9
>
●● ½
APES REVOLUTION
THE SIGNAL
I GUARDIANI DELLA GALASSIA
CAPITAN AMERICA 2
BIRDMAN
INTERSTELLAR
X-MEN GIORNI DI UN FUTURO...
GRAND BUDAPEST HOTEL
GODZILLA
EDGE OF TOMORROW
LA BATTAGLIA DELLE CINQUE...
JOHN WICK
SIN CITY 2
AMAZING SPIDERMAN 2
300 L'ALBA DI UN IMPERO
T R A I L E R
"si parte da una situazione realistica, poi si scivola, con naturalezza, nell'estetica da fumetto"
Gli è appena morta la moglie, gli hanno rubato l'auto e ammazzato il cane: ultimo regalo e testamento spirituale della prima, scomparsa dopo una lunga malattia. E' un guaio per i responsabili: lui è IL KILLER... Negli anni '80 c'era stato COMMANDO con Swarzy a far fuori un'intero esercito asserragliato in un'isolotto, sposando una logica da videogioco, quello sparatutto (non ancora in soggettiva, come lo fu "Doom") che era stato per primo partorito per l'estinto Commodore 64. Il nanerottolo che l'eroe aveva "lasciato andare" giù in un dirupo doveva essere sopravvissuto, dato che lo ritroviamo in "John Wick": pellicola che prende il testimone del cinema sparatutto che fu, pronto (da quanto si dice) a bissare prossimamente, considerato il successo al box office. Ma i muscoli post-edonismo sono sgonfi e hanno nella plasticità (soprattutto di viso) di Keanu Reeves il nuovo volto: "Baba Yaga è l'Uomo Nero. John Wick non è Baba Yaga; John Wick è quello che viene chiamato per uccidere l'Uomo Nero". Sta tutta qui la cifra stilistica dell'action in oggetto: inverosimiglianza delle situazioni, azione a briglia sciolta, morti ammazzati a vagonate, ritmo serratissimo. Dapprima, ad essere precisi, si era sì pur partiti da una situazione realistica, ma lentamente si è voluto far scivolare il tutto nella completa estetica da fumetto: è questo il principale pregio del film (si noti come all'inizio la fotografia sia quasi in monocroma, e poi si utilizzi l'intera tavolozza) complici sparatorie e corpo-a-corpo coreografati con tale bravura che si ritorna a capire chi-picchia-chi alla faccia della totale confusione che regna ormai da anni in questo genere nei lavoro provenienti da oltreoceano. Reeves è perfetto per il ruolo, gelido come il marmo, e si rivede Willem Dafoe. Un maggior approfondimento dei personaggi e un'iniezione di ironia più mirata avrebbe giovato, ma se si vuole passare una serata scacciapensieri, questo film fa per voi. [FB]
[ID] di C. STALHELSKI, con K. REEVES, W. DAFOE, AZIONE, USA, 2014, 98', 2.35:1