F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
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LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
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I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA TV

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"è praticamente impossibile che dal Sud Corea possano arrivare brutti film"

 

 

Detective corrotto si presta per piccoli-grandi colpi, spartendo i bottini con i ladri di turno. Un ennesimo colpo presso un magazzino industriale finisce in vacca, lasciando sul campo un morto e un cellulare che lo inchioderebbe alle sue responsabilità. Per di più, dietro c'è un potente boss e un suo scagnozzo, molto peggiore di lui e che non va certo per il sottile. L'unica sua speranza è ritrovare una giovane ladruncola... Considerata la 'golden age' che sta vivendo (ormai da un ventennio) il cinema sud-coreano, paragonabile a quella della gloriosa Italia dagli anni '50 ai '70, è praticamente impossibile che giungano a noi prodotti modesti. Film d'azione distribuito da 'Netflix', "Jo Pil-Ho L'Alba della Vendetta" non fa certo eccezione. Pur non vantando la firma in regia dei grossi nomi ai quali siamo felicemente abituati, si riconduce ad un lavoro interessante e molto ben confezionato. Anche i dialoghi, per quanto possa entrarci anche l'adattamento nostrano (ma dubito che sia merito solo loro) si dimostrano davvero ben scritti, con battute anche divertenti e ripulite di volgarità gratuite o altre facilonerie. "Se una testimonial dell'Adidas?" chiede il protagonista, un tipo dall'irresistibile faccia da schiaffi (che ricorda un giovane Celentano quando faceva il duro rifacendosi a Humpray Bogart) alla ladruncola che gli ha sottratto il necessario per poter salvarsi. Mentre "gli affari interni" fanno sentire ormai il fiato sul collo, dovrà vedersela con un killer molto pericoloso, che vanta coperture e non si ferma davanti a nulla (agghiacciante quando lo sentiamo intimidere l'addetta al recupero dati dal cellulare semi-bruciato nell'incendio, evocando il record di uccisioni giornaliere del mostro moderno Pinochet). Da metà l'azione cresce e nell'ultima parte regnano melò e amarezza, prima del volgere ad una sanguinosa vendetta al sapore della rivincita. Chiusa catartica, pur con alcune analogie con  IL FUGGITIVO  [FB]

 

[JO PIL-HO] DI L. JEONG-BEOM, Con L. SUNG-GYUN, J. SO-NEE, AZIONE/POLIZ, SUD COREA, 2019, 128', 2.35:1