F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
R O
B I K E
<
2 0 2 0
2 0 2 1
2 0 2 2
2 0 2 3
2 0 2 4
2 0 2 5
2 0 2 6
2
0 2 7
2 0 2 8
2 0 2 9
>
●●
RELIC
ANTEBELLUM
L'UOMO INVISIBILE
STO PENSANDO DI FINIRLA QUI
The LODGE
THE HATER
IL GIORNO SBAGLIATO
ORIGINI SEGRETE
GRETEL E HANSEL
THE VIGIL
THE BABY SITTER KILLER QUEEN
SOTTO LO ZERO
INCISO NELLE OSSA
OFFERTA ALLA TORMENTA
THE GRUDGE
"film come questo, solitamente, trovano la strada spianata verso gli Oscar. Ma il risultato è noia"
Martin Luther King, ucciso a Memphis, precedette una serie di rivolte e tumulti della comunità nera, a preludere alla nascita delle "Pantere Nere": gruppo politico di sinistra esclusivamente formato da neri. L'FBI americana infiltra un uomo nero all'interno del gruppo. La violenza non tarda a prendere il sopravvento... "Judas and the Black Messiah" racconta della nascita delle "Pantere Nere", giudicate una vera minaccia dal Governo americano, in particolare nella persona del loro leader: Fred Hampton, qui interpretato da Daniel Kaluuyga, attore rivelatosi con l'atipico horror GET OUT Al di la della pregevole ricostruzione storica, questa è una tipologia di pellicole che non riscontrano un grande interesse qui da noi, ma al contrario trovano una strada spianata verso gli Oscar, per la solita patologia cui sono afflitti gli americani progressisti, ovvero quella di doversi lavare la coscienza. Inoltre, sta cominciando a irritare la valanga di titoli esclusivamente orientati sui neri piovita negli ultimi anni, proprio a seguito di una vera e propria "normativa" adottata 'ad oc' e favorita dall'industria cinematografica. Di Oscar ne avrebbe poi vinti due: uno a Kaluuyga nella categoria 'attore non protagonista' e poi per la canzone originale ("Fight for You"). Niente da ridire sul revisionismo, per carità, che nella fattispecie è anche doveroso, ma che tutto ciò sia stato "normato" inizia davvero a puzzare. Com'è consuetudine negli ultimi tempi, la durata, sempre oltre le due ore, risulta eccessiva e la noia finisce ad un certo punto ad affacciarsi prepotente. Una cosa curiosa che mi sovviene: a rivedere oggi attori come Martin Sheen ci si rende conto dell'inesorabile scorrere del tempo. In qualità del senatore "J. Edgar Hoover" è truccato pesantemente, ma ciò nonostante la sua apparizione lascia di stucco. Il "Giuda" richiamato nel titolo è appunto riferito al traditore infiltrato dall'FBI all'interno del gruppo. [FB]
[ID] di S. KING, CON D. KALUUYGA, J. PIEMONS, L. STANFIELD, M. SHEEN, DRAM, USA, 2021, 125', 2.35:1