F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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L'AVVERSARIO
IL PIANISTA
MAGDALENE

PARLA CON LEI
LA 25ª ORA
SPIDER

DANS MA PEAU
GANGS OF NEW YORK
L'IMBALSAMATORE
SYMPATHY OF MR VENGEANCE
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"...nel '61, in Russia, pare si facessero i crash-test con i sottomarini nucleari"

 

 

Comandante russo inviato appositamente per sveltire le operazioni di varo del rivoluzionario sommergibile nucleare K19 esegue gli ordini. L'ufficiale di bordo non condivide per via del fatto che i controlli di sicurezza delle barre. Chiaramente succede il patatrack e a bordo ci si trova a dover prendere sofferte decisioni... Kathryne Bigelow, colei che aveva riscritto le regole di un genere firmando con l'adrenalinico   POINT BREAK   l'action moderno, si imbarca insolitamente qui in una storia vera, rimasta sepolta sotto la cortina fumogena, e di ferro, un episodio nel quale si sfiorò la catastrofe nucleare, scampata grazie ad un manipolo di uomini. L'epigrafe che si legge in calce prima dei titoli di testa, ci informa che nel '61 la Russia possedeva armi nucleari sufficienti a distruggere la Terra 2 volte, e l'America 10: inutile precisazione per chi "ce l'aveva più lungo" nella scemenza della "guerra fredda". Non saranno però le ripetute esercitazioni e rischiose "simulazioni" (nel '61, in Unione Sovietica pare si facessero i crash-test con i sottomarini nucleari) messe in atto a bordo per testare l'efficacia del mezzo di guerra con il causare "l'incidente" che farà del sommergibile la "tomba" per molti militari sovietici esposti alle radiazioni (un tanto, a testa). Inoltre, alcune sequenze dipingono alcuni infortuni sul lavoro con un'involontaria comicità, quasi si fosse trattato di un'armata brancaleone nautica. Peccato per l'eccessiva enfasi di molte sequenze, ma pensando a poveracci martirizzati dalle radiazioni nel disperato tentativo di raffreddare il "nucleo" ci stanno pure, più della sensazione claustrofobica comunque di facile presa sullo spettatore. I luoghi comuni sui russi tutti d'un pezzo e ligi al dovere fino all'ultimo, si sprecano, pur nella dicotomia di uno sprezzante Harrison Ford e il più prudente Neeson, ma la domanda dei 100 kalashnikov è: perché non prendere due russi per la parte?! [FB]

 

[ID] di K. BIGELOW, CON H. FORD, L, NEESON,  DRAMMATICO/AVV, USA, 2002, 132', 2.35:1