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BRAZIL
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Avildsen costruisce un film generazionale, furbetto, ma indubbiamente riuscito"

 

 

Ragazzino newyorkeese di origini italiane, appena trasferitosi con la madre in una piccola cittadina californiana, resta folgorato da una cheerleader. Peccato il suo ex sia un giovinastro violento cintura nera... Ralph Macchio fa la sua comparsa e il suo cuore batte giustamente per Elisabeth Shue, presagendo il figone sexy che sarebbe diventata nel giro d'una quindicina d'anni (vedasi il film di Verhoaven con Bacon-invisibile). "L'uomo di Okinawa" (Tarantino ha sicuro visto e apprezzato "The Karate Kid") "Pat" Morita diventa icona col suo celeberrimo "dai la cera, togli la cera": quasi un inno generazionale. All'apprendista karateca "Daniel san", il saggio maestro gli farà potare alberelli bonsai, pulire un'autocolonna di automobili, lustrare il pavimento, pitturare la staccionata, la casa. Indimenticabile il momento in cui realizzerà di aver imparato i rudimenti del buon karate. La siringa di Zamfir (su note di Bill Conti) a fare da leitotiv al personaggio del "Signor Miyagi", al quale Avildsen da un bello spessore. John Avildsen di  ROCKY  costruisce un film generazionale, furbetto, ma innegabilmente riuscito, che parla anche di bullismo, con la figura del tipico stronzo aggressivo targato anni '80, una merdaccia ossigenata con frangione, ignorante come una capra (come lo sono tutti i bulli) che incarna un fenomeno diffuso, di chiaro ceppo fascista (la scuola frequentata dai bulli la dice lunga in relazione al "cattivo maestro", una vera bestia reazionaria, che agisce peggio di un addestratore di marines). "Karate viene dalla Cina: XVI secolo: significa mano vuota". "ah sì? lei che cintura ha?" "di tela!". Nonostante la durata eccessiva (due ore abbondanti) la pellicola intrattiene, unico neo: la conversione in bravo ragazzo del bullo in un nano secondo. Emblema della folle decade, la Shue indossa il mitico golfino rosa. E cosa dire dei genitori? Esponenti della  SOCIETY  reaganiana che il regista non lesina a mostrare in tutto il suo orrore. [FB]

 

[ID] di J. AVILDSEN, CON R. MACCHIO, P. NORITA, E. SHUE, AZIONE, USA, 1985, 122', 1.85:1