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T R A I L E R

   
 

"la struttura del film è contorta, pare procedere per scatole cinesi ma è più un patchwork"

 

 

Un fotografo di moda rientra a casa trovando il patrigno, scrittore cosmopolita, ferito e la madre morta. Stacco temporale: una truccatrice svampita racconta ad alcune praticanti una strada storia: giunta a casa dello scrittore che già conosciamo per comporre per le esequie il cadavere del figliastro, morto d'infarto, l'aveva visto miracolosamente riprendersi. Aveva intessuto una lunga relazione con lui pur essendo molto più attratta dal patrigno. La giornalista televisiva di un programma spazzatura ("Il Peggio della Giornata") che sguazza nella cronaca nera, intanto, aveva commissionato allo scrittore la sceneggiatura di un thriller... Quando uscì "Kika Un Corpo in Prestito" -non so per quale motivo- c'era qualcosa che me lo rendeva un film insopportabile. Forse l'insistenza nei dettagli morbosi nello spot, il titolo, chissà. Ripescato a distanza di anni confesso di avere avuto fiuto. La silhouette della pin-up sbirciata dal buco della serratura anticipa il tema fondante del nucleo narrativo del film di Almodovar: il voyerismo. La struttura del film è estremamente contorta, pare procedere per scatole cinesi ma in realtà è più un patchwork, una rapsodia di temi cari al regista spagnolo. La critica sociale ai media televisivi potrebbe risultare oggi quasi profetica (a ben vedere la darkissima Victoria Abril che si divide tra morti in diretta e interviste di dubbio gusto viene alla mente un solo volto, butterato di nei, nella psiche e dallo sguardo torvo). Victoria Abril (trashissima giornalista televisiva d'assalto, surreale nella sua versione de-ambulante) più marginale rispetto alla straripante Veronica Forqué: oca giuliva vacua e scosciata (al centro anche di una sequenza hot). Dapprima non disprezzabile "Kika" si carica poi di eccessi e scivola nel cattivo gusto. Manca una scena "magica" e la svolta thriller (Hitchcock, ma più ancora: De Palma, addirittura il Verhoeven dell'anno prima) non convince. Il troppo stroppia. [FB]

 

[ID] di P. ALMODOVAR, CON V. FORQUé, P. COYOTE, V. ABRIL, THRILLER/GROTTESCO, SPA, 1993, 109', 1.85:1