F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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● ½

PRISONERS
STOKER
BRUJAS DE ZUGARRAMURDI
THE CANYONS
ALL CHEERLEADERS DIE
L'EVOCAZIONE
SINISTER
THE SACRAMENT
THE CALL
LA MADRE
LA NOTTE DEL GIUDIZIO
IL CACCIATORE DI DONNE
IN TRANCE
LA CASA
TULPA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"regista, attori, produttori, benevoli recensori: vergognatevi!"

 

 

Per stare lontana dalle tentazioni, una ex tossica va con il fratello, la ganza e due amici, in un cottage in campagna. Qui, in cantina, trovano uno strano libro illustrato da Magnus (i disegni hanno lo stile di Kriminal) che contiene una (cit) "preghiera" per riportare in vita una non meglio precisata antica entità maligna... Vedendo già solo il trailer mi sarei ben tenuto alla larga da questo remake, non solo per l'importanza storico-artistica de  LA CASA  ed esordio del geniale Sam Raimi (che dall'83 inserisco tra i migliori registi 'orro' americani degli ultimi trent'anni) ma soprattutto rispetto alla pochezza che emergeva da quella breve anteprima. Mi sono poi imbattuto a più riprese in recensioni entusiastiche (de che?) di vari blogger (Pippo lo leggo solo ora, comunque: maledetto pure lui!) e l'ho avuto in regalo (grazie cmq, Rasputin) in dvd. Ora l'ho visto. Non sbagliavo: trattasi di un filmaccio come pochi, a dimostrare che il regista (Alvaro qualcosa) non conosce proprio la materia. Uno dei maggiori sbagli che fa, è infarcire la storia di azione: e si sa, l'azione, sempre, si mangia qualunque genere. E poi basta con questa musica in sottofondo! In poco più di settanta minuti, costui riesce perciò ad azzeccare appena un paio di secondi, corrispondenti (appunto) al momento in cui la musica tace, con la tipa alla quale sono state strappate entrambe le braccia -da demone- che si "umanizza" e si volta verso il carnefice che ricambia, attonito, lo sguardo. Per il resto, una sequela macroscopica di scelte scellerate: le voci dei demòni, i dialoghi dei demòni, i dialoghi degli umani (un quintetto di comparse trasparenti). E un prologo che c'entra VERAMENTE una stramaledettaminchia, tant'è che giustificherà appena una resurrezione lazzarena sul filo di lana dei titoli di coda. Lasciate fuori tutte le cose fichissime che fecero grande il capostipite. Chiamandosi "La Casa 20" avrebbe avuto maggiore dignità. [FB]

 

[EVIL DEAD] di A. ALVAREZ, con ?, HORROR, USA, 2013, 75', 1.85:1