F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
R O
B I K E
<
2 0 1 0
2 0 1 1
2 0 1 2
2 0 1 3
2 0 1 4
2 0 1 5
2 0 1 6
2
0 1 7
2 0 1 8
2 0 1 9
>
●●●
ANIMALI NOTTURNI
ELLE
JULIETA
PATERSON
PARADISE BEACH
LA RAGAZZA DEL TRENO
THE HANDMAIDEN
LA COMUNE
DETOUR
LOVING
CAFé SOCIETY
SULLY
TORO
10 CLOVERFIELD LANE
FREE STATE OF JONES
"a Vinterberg interessano le relazioni degli individui, riverberati nella comunità"
La coppia al centro della vicenda decidono in uno "slancio modernista" di aprire la grande casa ad estranei. Si decide democraticamente per alzata di mano e si condividono spazi, luce, gas, e cibo. L'armonia raggiunta viene messa in pericolo quando la figlia della coppia rivela la presenza di una giovane amante dal padre. E' la moglie stessa a proporre di vivere colla rivale sotto lo stesso tetto, ma alla lunga la situazione precipita... Al danese Thomas Vinterberg interessano le relazioni degli individui, riverbertati nella comunità e nelle interconnessioni privato-pubblico. Lo si era visto ampiamente anche solo nel precedente IL SOSPETTO dove lo splendido protagonista restava comunque e nonostante tutto all'interno della stessa, assumendosene le scontate conseguenze. "La Comune" sposa un registro decisamente più leggero e ci parla del fenomeno in auge nei seventies ("gli anni dell'amore", come avrà a dire non Cicciolina, ma un protagonista della storia) ovvero quello della vita "comunitaria" all'interno di uno stesso perimetro di mura. La mente corre al "Rag Arturo De Fanti: bancario precario..." di Luciano Salce. La ricostruzione ambientale è piacevole (si rivede anche il "monoscopio", evidentemente anche in uso alla tv danese dove la protagonsita lavora come speaker) e dato che siamo vicini alla libertina Svezia non può mancare il bagno nudo collettivo per tenere a "battesimo" l'avvenuta società-promiscua. Si diceva del tono scanzonato che per buona parte del film tiene banco ("morirò a 9 anni!" ripete il bimbo al quale hanno diagnosticato una fine prematura per uno scompenso cardiaco) e si apprezza la spontaneità nella recitazione del variegato gruppo. Su tutti però primeggia Trine Dyrholm che in un monologo a tavola regala autentici brividi. Meriterebbe anche mezzo voto in più, ma non ci posso fare niente se per tutto il tempo non ho fatto altro che pensare a 'Turo' e alla Rizzoli... [FB]
[KollektiveT] di T. VINTERBERG, CON T. DYRHOLM, A. THOMSEN, DRAMMATICO, DAN, 2016, 107', 2.35:1