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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"un film che non sembra un film"

 

 

Uno sceneggiatore deve adattare per lo schermo un libro scritto  da una giornalista basato sulla storia vera di un sedicente "ladro di orchidee", sopravvissuto ad un evento nefasto nel suo passato da vivaista per finire -in combutta con i seminoles- nella giungla, alla ricerca di una fantomatica "orchidea fantasma", subendo per questo un processo intentato dallo Stato americano. Lo sceneggiatore ci fantastica su, con il fratello gemello, suo negativo, e alla depressione che prende il sopravvento, accompagnandosi alla crisi creativa.... Certamente Spike Jonze non è nuovo a creare film che non sembrano film, pur avendo la forma di un film, ma non il tessuto connettivo tipico di un film. Il folle autore cita sé stesso facendo metacinema ("Essere John Malkovich"). Si parla di Charles Kaufman, e la figura che se ne fa è un "semi-autistico": chapeau. Un Nicolas Cage incredibilmente fuori peso (i cestini durante gli ultimi ingaggi devono essere stati quantomai ghiotti) ma allo stesso tempo in gran forma sul piano della recitazione e della credibilità (specie nel ruolo dello sceneggiatore impacciato). A conferma del fatto che in sé non sia un cattivo soggetto, ma necessiti di un regista di peso che lo sappia dirigere. Meryl Streep recita invece il suolo della giornalista-scrittrice autore del romanzo alla base del film, poi riconosciamo Brian Cox, relatore del corso di sceneggiatura, e anche l'ottima Tilda Swinton. "Il Ladro di Orchidee" è una pellicola potenzialmente stimolante, che frulla genere con nonchalance (persino una deriva alla Tobe Hooper) ma anche clamorosamente autoreferenziale. Se il difetto-non-difetto è proprio il suo essere estraneo al cinema tradizionale, il film di Jonze trova comunque un buon finale, e riscatta così un film che poteva finire in vacca. Nel complesso consigliabile soprattutto agli amanti di Michel Gondry. [FB]

 

[ID] di S. JONZE, CON N. CAGE, M. STREEP. C. COOPER,  DRAMMATICO, USA, 2002, 120', 1.85:1