F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 8 0        1 9 8 1        1 9 8 2        1 9 8 3        1 9 8 4      1 9 8 5        1 9 8 6        1 9 8 7        1 9 8 8        1 9 8 9        >

 

●●●

BRAZIL
RITORNO AL FUTURO
LA ROSA PURPUREA DEL CAIRO
FUORI ORARIO
COMMANDO
IL GIORNO DEGLI ZOMBI

PHENOMENA
RE ANIMATOR
SPACE VAMPIRES
DEMONI
LA  MESSSA è FINITA
HANNAH E LE SUE SORELLE
IL COLORE VIOLA
L'ANNO DEL DRAGONE
WITNESS IL TESTIMONE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"una fiaba su ambientazione medioevale con le musiche degli Alan Parson Project?"

 

 

Un ladruncolo scappa alla vigilia dell'impiccagione, ordita da un perfido vescovo che ha in realtà venduto l'anima al Diavolo in cambio di un sortilegio che ha reso una bellissima ragazza e il cavaliere suo promesso sposo vittime di una maledizione che li vorrà sempre divisi: essendo lei costretta a vivere come aquila il giorno, e lui come un lupo la notte. Il ragazzo si troverà giocoforza scaraventato in mezzo ad un'avventura... "Si tratta solo di un ladrucolo", dice un sottoposto al quale replica il Vescovo: "le tempeste si fanno annunciare da lieve brezza e una scintilla può appiccare il fuoco della ribellione". Così inizia "Ladyhawke", una gradevole fiaba fantasy a firma Richard Donner: da sempre, un vero mago ad ottimizzare budget non faraonici (ma per  SUPERMAN  era diverso) ottenendo più che dignitosi risultati. Matthew Broderick è l'elemento destabilizzante che farà di un ladruncolo qualunque il "giovane eroe" di tutti i fantasy che si rispettino: sarà lui ad aiutare il personaggio di Rutger Hauer (carismatico e sempre perfetto in ruoli "granitici") e quello di una bellissima (e giovanissima) Michelle Pfeiffer. Il "vescovo" è doppiato dalla stessa voce che era del perfino "Imperatore" lucasiano di qualche anno prima e non gli è secondo a perfidia. Donner coreografa benissimo le scene di combattimento (sempre ritmate da ritmi poppeggianti con drums e basso slap!) senza strafare, facendoli sembrare assai più realistici della media. Apparentemente potrebbero essere decisamente anacronistiche, le musiche degli Alan Parson Project, che invece incredibilmente si rivelano azzeccate al taglio "pop" dato dal regista. Inoltre i synth e la base ritmica della band è fusa con un'orchestra sinfonica: esperimento che darà il via ad un certo rock sinfonico, tornato in auge proprio a metà degli anni '80. Girato nel Parco Nazionale degli Abruzzi, fotografato da Storaro: e non sto scherzando! [FB]

 

[ID] di R. DONNER, CON M. BRODERICK, R. HAUER, M. PFEIFFER, FANTASY, USA, 1985, 116', 2.35:1