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Due ragazzi conducono due ragazze sulla riva di un
lago dove, nel 1960, alcuni campeggiatori erano stati trucidati da un ignoto
assassino, mai assicurato alla giustizia. Se il primo dei ragazzi vuole solo
cogliere l'occasione giusta per fare sesso, l'altro vorrebbe scoprire
qualcosa di più sul fatto di sangue, ponendo lì la medesima situazione che
era servita da catalizzatore della precedente. Una delle due ragazze esce da
poco da una situazione spiacevole avente oggetto delle fotografie
compromettenti scattate durante una festa... "Lake Bodom" si
pone a metà strada tra
VENERDì 13
e
IL MOSTRO DI FIRENZE
Ci sono le coppie di campeggiatori, la
tenda, la notte, c'è il Mostro, che è un mostro reale non un morto
resuscitato come Jason. Un twist scompagina i piani a metà del metraggio ma
[EVIDENZIA LO SPOILER]
alla fine della fiera, la storia prende un po' in giro
lo spettatore finendo con il parlare di bullismo e fornire lo spunto
all'ennesima storia con la vendetta lesbica. Esaurito perciò il
bagaglio mysterico iniziale, e svelato l'arcano, il film inizia
pericolosamete ad avvitarsi su sé stesso, con conseguente calo di interesse
dello spettatore. Quando poi arriva la svolta-non svolta alla
WOLF CREEK
allora viene veramente
voglia di spegnere e passare ad altro. Peccato, perché la fotografia, pure
notturna, era ottima, la regia nemmeno da buttare via (molto belle le
riprese subacquee) e l'inizio faceva sinceramente ben sperare. Pessimi
invece gli snodi, come detto, tali non solo da non inventare nulla di nuovo
nella storia del genere ma pure in grado di suscitare irritazione da parte
dei fan del genere. La pellicola finlandese non fa altro che rivelare la
distanza con quel
SAUNA
che ancora ricordiamo con piacere
e che era di otto anni più vecchio. Tal Taneli Mustonen sceneggia e dirige.
[FB]
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[BODOM] di T. MUSTONEN, con
M. WILLAMO, N. HIRST-GEE, S. HELINHEIMO, HOR, FINLADIA, 2016, 85', 2.35:1 |