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LAPUTA CASTLE IN THE SKY
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T R A I L E R

   
     

 

L'equipaggio di un dirigibile viene assalito dai pirati dell'aria; loro obiettivo: una ragazzina e il prezioso medaglione che porta al collo, chiave di accesso alla mitica fortezza volante di "Laputa"... Myiazaki e il suo mito preferito: il volo, in un'opera che cita Verne ma soprattutto lo Swift de "I Viaggi di Gulliver". Come in "Mononoke", il tema della natura minacciata dalla cupidigia è trattato con il solito scrupolo e la brama di potere dei "grandi" contrasta col candore e la bontà dei "piccoli". L'animazione è già ai massimi livelli, annoverando felici invenzioni visive ed elaborazioni prese a spunto da classici del passato (le strip di Superman, i cartoni di Tin Tin) e l'ampiezza della tavolozza cromatica utilizzata garantisce la creazione di tableau vivant d'incantevole bellezza. Primo lungometraggio sfornato dal neonato Studio Ghibli di cui il regista è fondatore, rivela in sé la raggiunta completa libertà creativa dell'artista, finalmente non più imbrigliato da logiche e diktat degli studios, in grado di tradurre senza remore ogni spunto della sua sfrenata fantasia. Se tutto il prologo è un autentico capolavoro (siamo ai livelli del "Castello di Howl"), la parte intermedia subisce un rallentamento narrativo, attardando così la capitolazione -per contro- felice ed avvincente. I personaggi sono quelli ai quali il maestro giapponese ha saputo abituarci: ottimamente caratterizzati, capaci nel giro di poche tavole di suscitare disprezzo e sorriso, simpatia e tristezza. Unica nota di demerito: una colonna sonora che troppo ricorre all'elettronica, penalizzando così l'ampio respiro degli archi che meglio si adattano allo stile evocativo dell'autore. Speriamo che Myiazaki non perda mai la voglia di regalarci i suoi sogni. "Laputa" è arrivato qui da noi da pochi anni, distribuito direttamente per l'home cinema, il tutto mentre Disney imperversava con prodotti seriali e senz'anima. [FB]

 

[LAPUTA CASTLE IN THE SKY] di H. MIYAZAKI, ANIMAZIONE, GIAPPONE, 1986, 124', 1.85:1, VOTO: 9