F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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L'IMPERO COLPISCE ANCORA
STARDUST MEMORIES
UN SACCO BELLO
BIANCO ROSSO E VERDONE
THE BLUES BROTHERS
SHINING

FOG
INFERNO
MANIAC
VENERDì 13
TORO SCATENATO
THE ELEPHANT MAN
VESTITO PER UCCIDERE
STATI DI ALLUCINAZIONE
MACABRO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"c'è molto del primo Argento in questo film di Nicolas Roeg"

 

 

Psicalista e docente universitario traduce in ospedale una ragazza in coma dopo un'apparente ingestione di un cocktail di farmaci. A medici e polizia dice di conoscerla appena e che costei l'avrebbe avvisato al telefono, a cose fatte. Un ispettore non è troppo convinto della sua versione dei fatti e lo torchia... Praticamente un buon 80% si svolge in flashback, andando a costituire poco alla volta le tessere di un grande puzzle che mostrerà le psicologie dei due protagonisti e i loro intrecci. Theresa Russell, giovanissima, somigliava come una goccia d'acqua a Sharon Stone ed era ben più provocante del donnino (pur piacevole a vedersi dei fasti hollywoodiani di fine decade) e con il transfufa Art Garfunkel, vi troviamo anche un Harvey Keitel appassionato di Beethoven (il "Fidelio") come si deduce anche solo dalla pettinatura. Il film dell'inglese Nicolas Roeg esordisce su Tom Waits ("A Invitation to the Swing") e le tele in mostra di Gustav Klimt. Bene, benissimo, quindi. E si prosegue con una fotografia elegantissima (curata dallo stesso regista) e uno stile di ripresa che mi ha ricordato moltissimo il primo Argento (complice forse la sinistra somiglianza di Garfunkel con Gabriele Lavia) nell'indagine doppia: del protagonista, nel passato, e dell'sipettore nel presente, al fine di afferrare la figura sfuggente di "Milena", per giungere ad un finale-shock (garanzia dal regista di  A VENEZIA UN DICEMBRE ROSSO SHOCKING  che tutti ricordiamo con la pelle d'oca) che ne chiuderà la parentesi 'gialla'. "Il Lenzuolo Viola" del titolo è il reale lenzuola che sta sul letto della protagonista, ma è inevitabilmente visto nell'accezione che vuole il viola il colore per eccellenza dell'addobbo funebre, e si capirà alla fine il perché di questa scelta. Contorto, non facile, ma di indubbio fascino. In colonna sonora, oltre al citato Waits, anche Pachelbell, Beethoven e Billie Holiday. [FB]

 

[BAD TIMING] di N. ROEG, CONA. GARFUNKEL, T. RUSSEL, H. KEITEL, GIALLO, UK, 1980, 117', 2.35:1