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●● ½
COMIC THRILLER DRAMA |
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"buoni tocchi macabri e un finale un po' troppo barocco" |
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Antichi ruderi di un'abazia fanno da sfondo alla sepoltura di Ligeia nonostante la fiera opposizione del curato. Durante una battuta di caccia alla volpe la giovane Rowena incappa nel lugubre figuro che ne fu il consorte, che lì vive solo con il domestico e l'ostile gatto nero. La donna è inizialmente affascinata dai suoi modi aristocratici ma ben presto realizzerà quanto l''uomo sia ancora ossessionato, vittima di un maleficio... L'ultimo prodotto del fruttuoso sodalizio tra Roger Corman e Vincent Price, incentrato tratto ancora una volta da un celebre racconto di Edgar Allan Poe sul tema dell'ossessione e della morte, si torna allo schema classico dell'horror gotico dopo la parentesi più elaborata de LA MASCHERA DELLA MORTE ROSSA Al comparto tradizionale di candelabri, ragnatele, macilenti scalinate, passaggi segreti (celati "oltre lo specchio") si vanno poi ad aggiungere i cimeli egizi legati al culto dell'antico popolo verso l'immortalità dei quali "Ligeia" amava contornarsi. Nei dialoghi si cita "Mesmer" rimandando al racconto "Il Caso del Signor Valdemar" e omonimo episodio ne I RACCONTI DEL TERRORE preludendo alla sequenza dell'ipnosi attraverso la quale Ligeia (sempre con il volto di Elizabeth Sheperd che in questa pellicola di sdoppia) s'intromette per dire la sua [EVIDENZIA LO SPOILER] del resto sarà proprio l'ipnosi la ragione per la quale la diabolica donna continuava ad esercitare il suo potere di controllo sul povero consorte anche da morta. Darione nostro, che deve aver appreso da questo film la particolare pratica del "lancio del gatto", ne farà buon uso in seguito. Buoni tocchi macabri ne "La Tomba di Ligeia" (uno vissuto al di sotto del drappo di un baldacchino) anticipano un finale un po' troppo barocco, con l'immancabile incendio purificatore che questa volta seppellisce anche quel genere gotico che sarà solamente più coltivato da un certo Mario Bava. [FB] |
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[TOMB OF LIGEIA] DI R. CORMAN, CON V. PRICE E E. SHEPHERD, HORROR, USA, 1964, 78', 2.35:1 |