F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
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TWO LOVERS
STELLA
GOMORRA
THE WRESTLER
IL MATRIMONIO DI LORNA
OPERAZIONE VALCHIRIA
IL DIVO
GRAN TORINO
THE MILLIONAIRE
APPALOOSA
...BENJAMIN BUTTON
LA CLASSE
THE BURNING PLAIN
THE HURT LOCKER
COME DIO COMANDA
T R A I L E R
"interessante apologo sul tessuto connettivo sul quale attecchiscono i regimi autoritari"
Professore di un corso facoltativo scolastico in Germania avrebbe preferito insegnare "anarchia", ma si ritrova invece destinato ad "autocrazia". Gli studenti, non certo omogenei e inizialmente assai prevenuti, prendono tremendamente sul serio le indicazioni sul piano teorico, e la situazione sfugge di mano all'insegnante... Interessante apologo sul tessuto connettivo sul quale attecchiscono i regimi totalitari. La domanda che si pone il regista è: sarebbe possibile ancora oggi l'attecchire di un regime come quello nazista in Germania? La risposta è chiara nello snodo della storia che vede, in un crescendo inarrestabile, con il progressivo formarsi di uno tsunami che finirà per travolgere il normale corso degli eventi. Da qui, forse, il titolo, che poi è riferito al nome del "movimento" immaginario (così credeva il prof) scelto dopo un veloce sondaggio tra gli alunni. Ed è proprio qui che la pellicola fa centro: la psicologia dei ragazzi è tutt'altro che scontata e rivela le sfaccettature che guardano bene li differenzia l'uno dall'altro. Lo sportivo "fare massa", erede del motto che vuole "l'unione, fa la forza", sortisce l'effetto (indesiderato) di cancellare le diversità (la divisa) creando un corpo unico, un cobra imprevedibile e ingestibile specie se "decapitato" [EVIDENZIA LO SPOILER] nell'ultima riunione dove i membri dell'Onda sono attirati da un sibillino sms ("se vuoi dare un futuro all'Onda, troviamoci") nell'estremo tentativo del prof di fermare ciò che ha messo involontariamente in moto, dove proverà a spingersi oltre il tirarsi solamente fuori dalla situazione. Senza "capo carismatico", il movimento cortocircuita e le cellule impazzite già manifestatesi anzitempo, deflagrano. Dove gli autori sbagliano a parer mio, è proprio in questo zenith del crescendo drammatico, che non si distacca troppo dall'evento precedente. Un limite della regia che però -come già detto- da il meglio nell'analisi introspettiva dei ragazzi. [FB]
[ID] di D. GANSEL, CON J. VOGEL, F. LAU, J. ULRICH, DRAMMATICO, GERMANIA, 2008, 90', 2.35:1