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THRILLER |
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"conferma quanto Fulci fosse totalmente fuori di testa già all'alba degli anni '70" |
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Londra. La moglie insoddisfatta, figlia di un uomo politico che da lavoro pure al maritino che vive con lei con la figlia di primo letto, ha un sogno ricorrente: sogna di fare l'amore con la dissoluta vicina di casa. L'ennesimo sogno confidato all'analista la vede ucciderla con un tagliacarte mentre due sconosciti la spiano dietro da un soppalco. Peccato che di lì a poco Scotland Yard scopre che la donna è stata uccisa davvero: stesse modalità e l'appartamento dell'incubo corrisponde a quello reale che lei giura di non aver mai visto... Fulci, al suo secondo giallo, raffigura molto bene l'onirico e così la paranoia. A livello tecnico usa lo split screen, prospettiva forzata e riprende volti riflessi nei vetri. Le tinte sono già fortine: nudi femminili (sia pur non frontali, a proposito: i segni del costume sul culone della Bolkan non si possono vedere!) scene gore e shock. Ingegnosi sono il metodo adottata dai bobbies per rilevare le impronte senza destare sospetti (chissà se è un metodo a loro in uso) e interessante è il balletto dei sospettati che prevede cambio di prospettive e rivelazioni inattese. Un po' ridondante la pur discreta sequenza della Bolkan, novella Tippi Hedren, attaccata dai pipistrelli e ultra-disturbante quella della vivisezione sui quattro cani in agonia ai quali è stata applicata una circolazione sanguigna extra-portale multipla: roba da sognarsi la notte. Oltre all'assurdità che vorrebbe un tale reparto in una clinica psichiatrica (?) trattasi di un trucco manifesto (ma un pm la pensò diversamente portando in giudizio il regista denunciato della LAV che si scagionò grazie a Carlo Rambaldi: autore materiale dell'effetto speciale in questione) che conferma quanto Fulci fosse totalmente fuori di testa già all'alba degli anni '70. Pur con gli eccessi di qui sopra, "Una Lucertola con la Pelle di Donna" (titolo retaggio della filone animalistico, ma pure riferito all'allucinazione sotto acido) resta una delle sue opere migliori. [FB] |
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di L. FULCI, CON F. BOLKAN, J. SOREL, S. Monti e A. STRINDBERG, THRILLER, ITA, 1971, 98', 1.85:1 |