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IL BUONO BRUTTO E IL CATTIVO
L'ARMATA BRANCALEONE
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LA CACCIA

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T R A I L E R

   
 

"un gotico più di stampo vecchio che di vecchio stampo"

 

 

XV Secolo, una presunta strega, sospettata di omicidio, è condotta al rogo. La figlia maggiore si concede al fratello della vittima per tentare di salvare la madre ma a nulla vale il sacrificio e dalla pira la genitrice maledice tutti. Muore anche lei e quando la sorella minore raggiunge l'adolescenza, il figlio del Conte (il vero assassino) la conduce all'altare per ingraziarsi la madre. Una notte di tregenda, la maggiore ricompare... Dietro un carosello di nomi stranieri altisonanti nei crediti iniziali si celano tutti nomi italianissimi, a iniziare dal regista Antonio Margheriti, ancora una volta celato dietro il caro pseudonimo di Anthony Dawson. "I Lunghi Capelli della Morte" segna decisamente un passo indietro rispetto ai primi due film di genere del regista, configurandosi come un gotico più di  stampo vecchio che di vecchio stampo, nulla più che un derivato del modello Corman. Il felice climax iniziale è presto annacquato da una storia di poco conto che si appesantisce allo scemare dell'interesse senza mai appassionare, contraddistinta poi da estenuanti camminate in corridoi bui e polverosi sottolineate da estenuanti pedali di organo. E' un peccato, anche perché alcuni momenti felici come la realistica e tecnicamente ineccepibile sequenza del rogo, lasciavano ben sperare. Anche la tecnica che contempla qualche errore di doppiaggio non è più all'altezza del compito e la Steele che si reincarna qui non è paragonabile alla Steele del baviano  LA MASCHERA DEL DEMONIO  al quale Margheriti fa riferimento. L'ambientazione ricicla scenografie del lavoro precedente. En passant, la Steele si reincarnerà nuovamente ai giorni nostri nella sexy starlette Maya Gold! Il mestiere -tornando a Margheriti- è fuori questione, ma qui non basta a supplire la sceneggiatura soporifera (la vera novità arriva in coda, per una chiusa celeberrima che ci troverà però al più già assopiti). Il passaggio segreto è azionato dalla rotazione di un fiore (un iris?). [FB]

 

DI A. MARGHERITI, CON B. STEELE, G. ARDISSON, H. ZELEWSKA, HORROR, ITALIA, 1966, 100', 1.85:1