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T R A I L E R |
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"un pesce parlante, una pirata della strada: è una bella storia" |
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Una ragazza del Québec investe un pescatore di origini norvegesi e nemmanco si ferma a prestare soccorso. Lei che è figlia di un industriale che ha creato una rete di import-export, ora gestito dal fratello, fa la modella. Al primo senso di colpa se ne agiunge un altro, ben più insopportabile. Poi arriva una decisione... "Maelstrom", secondo lungometraggio di Villeneuve dopo UN 32 AOUT SUR TERRE ha un prologo che è un programma: una specie di grosso pesce informa lo spettatore che sta per renderlo partecipe di una storia, "una bella storia" precisa (!) L'avvio pare "Alla Fiera dell'Est" di Branduardi. Ma poi si torna a lei, che viene intervistata da una giornalista de "L'Advenir", prima che il ricordo di quanto accadotogli la notte riemerga, difficile da cancellare (l'auto che "continua a puzzare" anche dopo averla portata all'autolavaggio). Il parallelo con il mondo marino prosegue con la vicenda del "polpo", quando, a metà metraggio, si narra della "seconda possibilità" (l'acqua è la "sliding doors") che porterà all'incontro fatale della vita della protagonista. Il dramma parla di scherzi del Destino, costante del cinema del regista canadese, ha raccolto svariati premi sbancando il Festival di Montreal. Meno fruibile del precedente, dove il primo era solare questo è cupo, oscuro (ma in realtà beffardo, come può esserlo il Destino) rivela come la regia si sia affinata, e annovera momenti disturbanti quali i "brindisi" ai quali l'assassina deve sottostare (prendendone parte) dove si augura tutto il male possibile al responsbile della morte del pescatore, o la canzoncina folkloristica che la ragazza apprende avere un testo men che rassicurante. Non male lo snodo finale con [EVIDENZIA LO SPOILER] l'inserimento del sottotesto, diciamo alla Frank Capra, e l'inevitabile confessione. In colonna sonora anche Waits e Aznavour ("Et Pourtant", "Le Deux Guitares") e pure Grieg ("Concerto per Piano"). [FB] |
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[ID] di D. VILLENEUVE, CON M. J. CROZE, J. N. VERRAULT, S. MORGENSTERN, DRAM, CANADA, 2000, 85', 1.85:1 |