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T R A I L E R

   
 

"il cinquantesimo film di Woody Allen ci dice che l'amore è un'illusione. E perché non illuderci?"

 

 

Illusionista deve smascherare una presunta mistificatrice che nel sud della Francia spopola come 'medium'... La prima cosa che colpisce di "Magic in the Moonlight" di Woody Allen è l'adozione del formato panoramico 2.35:1 assente dai tempi di  MANHATTAN  Dal suo vecchio capolavoro, il regista che -al momento in cui scrivo- ha appena soffiato 80 candeline sulla torta, celebrando con il cinquantesimo film un'invidiabile carriera, riprende anche  il monologo finale, capovolgendolo, nel quale cerca di negare ma alla fine confessa il suo amore per la bella. I due hanno il volto di Colin Firth ed Emma Stone: perfetti per la parte e naturalmente molto convincenti anche in abiti anni '20. Tutto ruota intorno al fatto se la giovane oggetto delle attenzione ancor prima professionali del Nostro, ovvero se sia o no una sensitiva: fattore che ammetterebbe l'esistenza di un "mondo ultraterreno, un'oltretomba" che segnerebbero quantomeno un punto di svolta nell'esistenza del nichilista per cui ogni credenza religiosa è una superstizione degna della peggior panzana. Incorniciato nella splendida cornice della Costa Azzurra, con location 'rubate' ad Eze, Cap d'Antibes e l'incredibile promontorio dell'Esterel, con le sue callette lambite dal mare, il film di Allen sposa il registro romantico (ma solo alla fine, sdrammatizzato com'è dal sarcasmo del protagonista, iniziando tra  THE ILLUSIONIST  e  THE PRESTIGE  (il folgorante inizio con i 'numeri' alla Houdini su note classiche, con Firth mascherato da mandarino) ibridando il tutto con la commedia sentimentale. Il materialismo alleniano emerge chiaro e se si spinge a [EVIDENZIA LO SPOILER] depistare lo stesso spettatore in un'inattesa, quanto improbabile, 'conversione' di Firth, con un colpo di coda, liquiderà ogni sospesione dell'incredulità a favore della cara vecchia e sana razionalità. Splendido il monologo sulla necessità dell'uomo di illudersi. [FB]

 

[ID] di W. ALLEN, con C. FIRTH, E. STONE, M. GAY HARDEN, SENTIMENTALE, USA, 2014, 90', 2.35:1