F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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● ½

L'IMPERO COLPISCE ANCORA
STARDUST MEMORIES
UN SACCO BELLO
BIANCO ROSSO E VERDONE
THE BLUES BROTHERS
SHINING

FOG
INFERNO
MANIAC
VENERDì 13
TORO SCATENATO
THE ELEPHANT MAN
VESTITO PER UCCIDERE
STATI DI ALLUCINAZIONE
MACABRO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"le scene shock con i selvaggi sono talmente gore da suscitare ilarità"

 

 

Dopo che un indios a New York ha seminato morte armato di cerbottana, una ragazza che sta cercando la sorella si reca in Nuova Guinea e assume un mercenario che la conduce presso la setta dov'è costretta da un santone che la regge attraverso la droga e il terrore, dato che tutt'intorno è un pullulare di voraci cannibali..! Alla base dell'italianissimo sottogenere del "cannibal movie" troviamo in egual misura sesso e violenza, con esposizione di nudi (anche integrali) e ributtante culinaria. Lenzi che ha dedicato al sottogenere ben tre titoli, usa gli zoom come un cecchino spara ad alzo zero su fauna e flora locale ("questa zona del mondo è famosa per le sette religiose e le malattie veneree", e ancora "la Guinea? no, non è una ragazza bionda la Guinea, ma un posto di merda dove ci sono i cannibali!"). Non mancano discutibili efferatezze su animali (siano pure in questo caso alligatori, serpenti, sauri) perpetrate da indigeni che si auspica siano almeno soliti farlo abitualmente per sopravvivere. Gratuita e orribile è invece la scena del lemure sopraffatto dall'anaconda che lascia -questa sì- intendere sia stata indotta a vantaggio di telecamera. Se la prima parte è passabile come pellicola d'avventura tra coupon d'agenzia e reportage degli Angela, tediosa e trashona è la centrale (la deflorazione della Agreen -poi dipinta in oro come "Goldfinger"- con un fallo intinto nel sangue di cobra!) e nuovamente discreta la terza. Talmente gore da suscitare ilarità le famigerate scene shock coi selvaggi (come chiamarli altrimenti?) specie quando li vediamo mettere in pratica il titolo della pellicola ("Mangiati Vivi!", appunto) "cavernicoli", così definiti dall'incredibile arancione dal volto di Ivan Rassimov che deve aver fondato la comunità sull'onda emotiva del Kurtz di "Apocalypse Now". Nel cast: la bonissima Janet Agreen e quella Paola Senatore che -dopo essere stata sodomizzata e mangiata- di lì a poco passerà a tutt'altro genere. [FB]

 

di U. LENZI, CON J. AGREN, R. KERMAN, I. RASSIMOV, P. SENATORE, HORROR, ITALIA, 1980, 89', 1.85:1