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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Ercoli fa di tutto per rendere umano il suo commissario proletario, e ci riesce"

 

 

Milano. Un questurino della narcotici è sfiorato dall'ordigno che fa strage di innocenti in un albergo e il suo vice per poco non cattura il responsabile: un giovane scapestrato pentito di un gesto frutto di uno sciagurato sbaglio. L'azione pare dovesse essere "dimostrativa", per conto di occulti mandanti che tali vogliono restare. La pensata di far fuori i testimoni induce l'uomo di legge a iniziare a dubitare di quello Stato di cui è parte... Per la sua quarta volta alle prese con i film di genere, Luciano Ercoli, lasciata la bella moglie a casa, sposa decisamente il genere poliziesco. Il richiamo della giungla è "La Polizia ha le Mani Legate", a suo modo epocale sin dal titolo, figlio degli anni '70 delle bombe, dei rapimenti e della "strategia della tensione", quando cioè si voleva tenere occupata la testa dell'opinione pubblica. Esemplari le voci del "popolino" che il personaggio di Franco Fabrizi raccoglie sull'autobus (una donna raglia: "ci vorrebbe il pugno di ferro!"). Il prodotto non è però quel ci si potrebbe aspettare, ovvero il solito filmaccio trucido e reazionario. Claudio Cassinelli nel ruolo dello stropicciato ispettore della narcotici s'incazzerà anche lui, ma solo in un finale che forse sarebbe stato meglio lasciare ulteriormente aperto (l'epigrafe, è francamente evitabile). Per il resto Ercoli fa di tutto per rendere umano il suo commissario proletario Rolandi (il tormentone della sveglia la mattina, la mercedes che va a gas, la sveltina con l'amichetta, la barba dall'ottico, i contrasti con l'ottusità dei superiori) e ci riesce. Il suo personaggio è nato poi da una costola quell'altro poliziottesco di Dallamano. Arthur Kennedy ("Mentina") è il super procuratore generale che da qui un tono internazionale alla pellicola. Tra gli articoli "anni '70" vediamo la mitica "lavagna magica" e lo score riconoscibilissimo di Stelvio Cipriani. Sul personaggio di "Borelli", baffi neri e accento sicuro, declino ogni legame di parentela. [FB]

 

di L. ERCOLI, CON C. CASSINELLI, A. KENNEDY, F. FABRIZI, S. Sperati, POLIZIESCO, ITA, 1975, 93', 2.35:1