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MILLION DOLLAR BABY |
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"ha dalla sua un'onestà d'intenti incontestabile" |
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La volontà di un uomo risoluto che dopo quasi trent'anni di prigionia in un involucro difettoso a causa di una distrazione e di un tuffo imprudente, intende farla finita, nonostante sia circondato di amore e attenzioni... L'anno 2004 sarà ricordato per quello in cui il cinema si è ricordato del tema spinoso dell'eutanasia e l'ha trattato finalmente con quella profondità e lucidità di intenti che gli era dovuta. Il capolavoro di Eastwood si è così accompagnato (anche nella buona sorte: vincendo come l'altro alla notte degli Oscar) al quarto film di Alejandro Amenàbar "Mare Dentro". Lasciati a margine pietismi e moralismi (il prete tetraplegico giunto per un confronto sul piano etico-religioso uscirà dal "ring" con le ossa tutte rotte nonostante i contendenti fossero divisi da una scala per loro invalicabile) il lavoro che ha dalla sua una onestà d'intenti incontestabile, non riesce tuttavia a toccare veramente le corde dell'anima come invece ha saputo fare il vecchio leone Clint. Sarà per questo che la sequenza che veramente vale il biglietto è quella in cui il protagonista libera la fantasia e si libra baudelairianamente dalla membra sfatte per giungere all'impossibile rendez-vous sulla spiaggia dalla giornalista e compagna di sventura: vertigine regalata più che dalla computer grafica dalla più sincera emozione di una mano che sfiora una spalla e di un gioco di sguardi. Con il fantastico Amenàbar gioca in casa e si vede. Per questo stride la sequenza-shock del "suicidio": decisamente gratuita che nulla aggiunge. Javier Bardem da par suo annulla la prorompente fisicità riducendosi all'immobilità di un lettino da tetraplegico e offre un'interpretazione magistrale (pur non essendogli da meno i comprimari) che si riassume nella battuta del suo personaggio a proposito del sorriso che contempla il pianto. Il "mare" che ormai si porta dentro è quello dei ricordi, che nulla ha più a vedere con quello invernale, riflesso nel suo animo. [FB] |
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[MAR ADENTRO] di A. AMENABAR, con J. BARDEM E B. RUEDA, DRAMMATICO, SPAGNA, 2004, 125', 1.85:1 |