|
|
●● CULT
IN NOME DEL POPOLO... COMIC THRILLER DRAMA |
|||||||
"una storia alla 'Sailor & Lula' senza 'Sailor", con una Susan George nel ruolo di eroina" |
|
||||||||
Marianne sta scappando e incappa in un dandy che la conduce controvoglia all'altare. Lei invalida l'unione con la complicità di un "testimone" e finisce con l'innamorarsene. Il mancato marito non si arrende, raggiunge il luogo dove l'aveva conosciuta e stringe un patto con il patrigno di lei e la perfida sorellastra... Susan George, lo stesso anno musa per Sam Packinpah, si affida al misconosciuto regista inglese Pete Walker che dopo un paio di filmetti scollacciati debutta qui nel genere thriller che mai più abbandonerà per una storia alla "Sailor & Lula" senza "Sailor" (leggi: amore contrastato qui dal patrigno piuttosto che dalla matrigna). Lo stile è ancora acerbo, scarsamente delineato (ad un certo punto Walker splitta lo schermo alla maniera di de Palma) ma a sprazzi rivela già alcune discrete potenzialità specie nella costruzione delle inquadrature e l'ambizione iconoclasta che in futuro vedrà messa alla berlina la corruzione delle istituzioni considerate sacre: la giustizia, la famiglia, la religione. In "Marianna Fuga dalla Morte" è il turno dell'istituzione matrimoniale, ma le velleità registiche sono costrette a fare i conti con una storia che dopo un avvio più che promettente mostra presto il fiato corto. L'impronta thriller (di evidente ispirazione francofona, al di la dell'ambientazione sull'assolata costa iberica) giunge effettivamente tardiva (i freni manomessi che portano a imprevisti) e le incongruenze abbondano: che senso altrimenti avrebbe il vagabondare della George per la villona appena dopo essere scampata all'attentato nella sauna? Titoli di testa vagamente "bondiani" con mascherini e sovraimpressioni con la canzone omonima scritta da Hal Shaper con Cyril Ornadel fa da leitmotiv alle vicissitudini di quella che nelle intenzioni di Walker avrebbe dovuto apparire come un'eroina, uno spirito libero e ingenuo costretto a confrontarsi con la perfidia (la Huxtable) e l'avidità (Sandford). [FB] |
|||||||||
[DIE SCREAMING MARIANNE] di P. WALKER, CON S. GEORGE, B. EVANS, THRILLER, UK, 1971, 96', 1.85:1 |