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MARTYRS |
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"regardez ses yeux" |
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<SEGUE 1/2 ...in uno successivo quando la salvatrice (Anna) fallisce il compito per non essere lei stessa salvata (evento che la proietta idealmente a prendere il posto vacante di Lucie). Significativo è poi il ribaltamento nei titoli, speculare con quelli di coda, ma opposto: il soggetto (oggetto del martirio) è mutato. Scontato, che nel motivo di fondo e nella sorta di "congrega", stia la critica alla borghesia: decadente, annoiata e ammorbata dall'agiatezza da estendere post-mortem il "controllo" grazie alla conoscenza. Sono tutti vecchi questi mandanti, perciò parecchio interessati al "dopo", al contrario di una manovalanza, giovane ma assolutamente distaccata nell'operare meccanicamente dietro salario. Se il dettaglio della "luccicanza" nei bulbi della martirizzata è molto lasciato all'interpretazione dello spettatore, nulla toglie che se si osservano le riproduzioni classiche dei martiri della tradizione cristiana, le espressioni ("regardez ses yeux!") sono similari. Al di la dell'intollerabilità a certe sequenze (la "suppliziata" è devastata nel corpo -ma ancor più nella mente- quanto l'Ecce Homo di retaggio evangelico) e momenti shock lasciati giustamente fuori campo, la cosa che più mi ha personalmente devastato è stata la "carezza" dispensata alla poveretta, una volta "accettato" il tremendo destino. Una "gentilezza" che sa di pietà quando lo può essere la carità cristiana delle gerarchie ecclesiastiche e di una certa ipocrita società (vedasi la tenuta del Vaticano e di una certa "società dei valori" nel recente caso Englaro). Lo sconfinamento nel mistico (aberrante motivazione alla radice delle atrocità) è la prova che l'obbiettivo del regista era "mettere in luce" la pesante contraddizione alla base della religione cattolica. E il j'accuse di Pascal Laugier giunge con la forza dirompente dello strazio della martire ridotta a icona. L'Agnello di Dio, NON toglie i peccati del mondo. Li acuisce. [FB] |
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[ID] di P. LAUGIER, CON M. ALAOUI E M. JAMPANOI, HORROR, FRANCIA, 2008, 95', 1.66:1, VOTO: 10 |