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"spettacolare, sì.. ma 'La Morte Sospesa' era tutta un'altra cosa"

 

 

Quattro amici scalatori decidono di suicidarsi nell'arrampicata definitiva: la parete impossibile dell'Himalaya... Documentario molto ben realizzato sotto l'aspetto tecnico, ma innegabilmente freddo, poco coinvolgente. Tanto era pregnante la vicenda di un altro docu-film come  LA MORTE SOSPESA  di Kevin Macdonald, basato sulla storia vera vissuta dai due alpinisti Joe Simpson e Simon Yates nell'85, che scattava immediata l'immedesimazione dello spettatore che si calava nei panni dello sfigato che restava intrappolato nel crepaccio e si tifava per tutta la durata per la sua salvezza in spregio al fatto che -nonostante fosse ovvio che l'avrebbe fatto- trattavasi di un fim raccontato in prima persona (voce over) dall'appunto "sopravvissuto", quanto in "Meru", trovandoci dinanzi alle testimonianze di questi tre (prima quattro, poi uno sarebbe morto) pazzoidi che mettono a repentaglio la propria vita per "vincere" una montagna apparentemente imprendibile, rischiamo di restarne distaccati, per nulla coinvolti emotivamente. Presente quando sui giornali o su internet ci rimbalzano addosso l'impresa finita male dello sciroccato di turno? Tipo quello che si fiondava attraverso le rocce come fosse un piombino? Beh, qui si fa davvero fatica a condividere l'impresa impossibile che sa davvero più che di eroismo, di cogionaggine acuta. E difatti c'è chi nel docu-film ci lascia davvero le penne. Sotto il profilo spettacolar-panoramico invece, nulla da eccepire, tant'è che di molte riprese (oggi c'è la Go-Pro) ci si domanda dove sia l'operatore (!) Le location sono maestose: si tratta del versante dell'Himalaya noto come "la pinna dello squalo": oltre seimila metri di altitudine, rappresentanti la quasi-vetta del mondo. Presentato al Sundance in anteprima nella sezione documentari, e poi rimbalzato su alcuni circuiti satellitari, ma non ancora giunto a Bananas. Recuperabile comunque ben sottotitolato. [FB]

 

[ID] di E CON J. CHIN, E. CHAI VASARHELYI, CON C. ANKER, J. KRAKAUER, DOC, USA, 2015, 90', 1.85:1