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"il cinema di denuncia di Marco Risi"

 

 

Un professore con la vocazione da missionario, o ancor più da kamikaze, si fa assegnare ad un carcere correzionale giovanile. Contrario ai metodi coercitivi in voga tra i secondini, cerca di "correggere" i ragazzi. Gli ultimi tre arrivati sono un ladruncolo in erba, uno stupratore seriale e un travestito che faceva "la vita"... Figlio del grande Dino, Marco Risi si è ritagliato a cavallo degli anni '90 una sua notorietà con un paio di film sulla gioventù bruciata finita nei carceri minorili, vittime delle realtà difficili e vuoti a perdere. Partendo da un substrato non distante da quello in cui Vittorio de Sica si ispirò per il suo noto   SCIUSCIà   La storia trova nel Michele Placido esploso nella serie de  LA PIOVRA  il suo "eroe borghese": si immola prendendo servizio come docente nel carcere circondariale di "Rosaspina", si becca gli insulti assieme al gessetto in faccia mentre è alla lavagna, restando impassibile dinanzi alla teppa che gli scarabocchia il viso. Il "capo clan" e il bullismo riporta alla memoria il trucidissimo e nemmeno troppo lontano  CLASSE 1984  ma non ci sarà spazio per La confezione è anche troppo televisiva (come da formato stesso) ma... Risi parte bene, ma poi sbrodola in esagerazioni (il personaggio di Amendola che stupra la psicologa nel carcere!) e gli eccessi del prof che non esita a fare lingua in bocca con il trans dal quale "Mery per Sempre" prende il titolo. A questo aggiungiamo il solito Tony Sperandeo a recitare in maniera sconsiderata. Meglio Amendola, a spiccare sulla recitazione improvvisata di tanti personaggi, che del resto provengono proprio dalla strada. Durante il neorealismo c'erano figure come Vittorio de Sica che riuscivano a ottenere il massimo da attori non professionisti. Risi ci prova, ma non sempre ce la fa. Il ritmo è invece alto e il film si lascia seguire senza cedimenti. Grande successo di pubblico e critica che portò l'autore a dare subito un seguito alla storia. [FB]

 

di M. RISI, CON M. PLACIDO, C. AMENDOLA, F. BENIGNO, M. BROMO, DRAMMATICO, ITALIA, 1989, 98', 1.33:1