F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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INSIDE OUT
HUMANDROID
EX MACHINA
THE LOBSTER
MAD MAX FURY ROAD
MI GRAN NOCHE
THE MARTIAN
IL RISVEGLIO DELLA FORZA
ANT-MAN
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JUPITER ASCENDING
EVERLY
MORTDECAI

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"commedia grottesca che canzona i 'grandi eventi' televisivi: in realtà trashate miserevoli"

 

 

Ci si appresta a registrare il programma che va in onda alla tv l'ultimo dell'anno ad accompagnare i telespettatori nel 2016. L'inizio è già disastroso e di cattivo auspicio su quanto accadrà a pubblico e invitati... Alex de la Iglesia torna a parlare, alla sua maniera, di "televisione". Già lo aveva fatto in  EL DIA DE LA BESTIA  parlando neanche tanto velatamente dell'orrenda TeleCinco del Berlusca, iattura che minacciò oltre alla Francia anche la penisola iberica. Qui si punta l'indice, con la consueta ironia e sagcia proprie del geniale autore, verso la tv spazzatura e l'insulso intento di intrattenere ipocritamente il pubblico a casa. Per questo motivo intervengono improbabili piacioni con i capelli alla Sandy Marton (divertentissimo Mario Casas poco dopo in tutt'altra veste nel cupo  TORO  di Kike Maillo) fossili imbiancati ("Alfonso": la vecchia gloria canora del passato, immancabile) e starlette sgomitanti. Vediamo così la regia effettuare le prove del bridisi (con limoni da far invidia agli universitari in fregola). Si ride anche se la confusione generale è alta (fuori, gli Studios vengono messi a ferro e fuoco dalla folla inferocita) in particolare per il succitato "piacione" che va in scena con l'occhio incerottato nonostante, o si dovrebbe dire proprio a seguito della cura "miracolosa" proposta dal cantante navigato al quale hanno approntato (seguendo il suo gusto) un camerino che pare l'astronave Enterprise. Oltre alla nuova "protetta" del regista Blanca Suarez, riconosciamo anche la precedente musa Carolina Bang, nel ruolo della nervosissima conduttrice. L'amore-odio di De La Iglesia per la nostra Repubblica delle Banane si estrinseca anche in una versione apocrifa di "Prisencolinensinainciusol" e una rilettura in spagnolo di una "Meraviglioso" di Modugno che non è "Meraviglioso" di Modugno, ma lo sembra. Il finale con la schiuma richiama in maniera inequivocabile la chiusa di  HOLLYWOOD PARTY  [FB]

 

[ID] di A. DE LA IGLESIA, con R. M. CASAS, B. SUAREZ, C. BANG, GROTTESCO, SPAGNA, 2015, 97', 2.35:1