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●● ½
V PER VENDETTA |
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"candidato a 6 Premi Oscar, tentando di bissare il successo di 'Parasite', si rivela una mezza sòla" |
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Giunti alla nuova casa prefabbricata in aperta campagna, una famiglia sud-coreana è approdata in Arkansa dalla California, in cerca di fortuna. Il capofamiglia e la consorte si impiegano in una fabbrica come sgrassatori di pulcini: in pratica il lavoro consiste in separare i pulcini in base al sesso. La consorte è preoccupata dalla distanza dall'ospedale, dato che il figlio più piccolo è affetto da una patologia cardiaca... "Guarda la terra! Guarda che bel colore che ha! Ecco perché ho scelto questo posto! Terra migliore in America non c'è!". Così il capofamiglia alla giovane moglie scettica, mentre i due pargoli corrono nei prati. "Minari", film sud-coreano celebrato alla notte degli Oscar, va in cerca chiaramente del bis travolgente dell'anno prima, riguardante il capolavoro PARASITE "Strano, il cielo è verde!" dice il protagonista, poco prima di apprendere che un tornado potrebbe spazzare via la neo abitazione. I malumori della moglie sono bilanciati dall'ottimismo del marito che intende abbandonare presto il "sessaggio dei polli" per gestire una grande fattoria. Per mantenere l'equilibrio, l'uomo permette alla moglie l'arrivo in famiglia della suocera. Intanto che i lavoro dell'orto proseguono con l'aiuto di un bizzarro vecchietto del luogo infervorato con la religione. Discrete musica, fotografia e regia, ma niente di trascendentale, considerato com'è da anni per i prodotti derivanti dalla Sud Corea. Dal momento dell'ictus che colpisce la nonna, la pellicola invece che ingranare la marcia, arretra, finendo a spegnersi lentamente di... vecchiaia. Sì, il vincitore del Premio della Giuria al Sundance Festival, candidato a 6 Premi Oscar (fra cui "Miglior Film") che poi ha conseguito solo quello per la miglior attrice non protagonista, Yoon Yeo-Jeong, si rivela al fine una mezza sòla, lasciando una sensazione di occasione persa, ma soprattutto di tempo perso. [FB] |
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[ID] DI L. I. CHUNG, CON S. YEUN, H. YE-RI, Y. YEO-JEONG, DRAM, SUD COREA, 2020, 115', 2.40:1 |