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A L'INTERIEUR |
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Una mattina, dopo un violento temporale, una strana nebbia cala dalla collina verso il centro abitato ed alcune persone si ritrovano asserragliate all'interno di un supermercato in balìa di misteriose creature... Davvero sorprendente si è rivelato questo "The Mist", tratto da un novella di Stephen King ed elaborata con sapienza e grande senso del ritmo e della suspance da Frank Darabont, autore di altre dignitose pellicole ispirate a racconti dello scrittore del Maine. Dopo il bellissimo dramma carcerario "Le Ali della Libertà" Darabont ci catapulta in un suggestivo scenario pulsante di vibrante terrore ancestrale, avvolgendoci con la sua gelida nebbia da capo al fine senza cedimenti e trascurabili concessioni allo stereotipo, compiendo una magia che riporta ai fasti del romeriano "Zombi" e incorniciando un microcosmo che presta spunto a innumerevoli chiavi di lettura (le paure che inducono le persone alla facile sottomissione, su tutte). I debiti del racconto alla base della sceneggiatura (semplice quanto funzionale, almeno al 99%) vanno tributati all'orrore cosmico evocato dalla mitologia lovecraftiana, per quanto insignificante sia quella che viene ritenuta la grandezza umana paragonata all'incombenza di un ignoto pronto a riversarsi nella realtà con effetti devastanti e (forse) irreversibili. A questo riguardo, è bene precisare che la profusione di effetti speciali al palesarsi del bestiario (nonostante il budget risicato) non intacca affatto la (in)credibilità della pur fantastica vicenda. Si è discusso del finale, equamente divisi tra quelli che l'hanno definito più o meno coraggioso: [EVIDENZIA LO SPOILER] nella mesta, illusoria, fuga dall'inevitabile sacrificio d'Isacco, di rimando al Vecchio Testamento. Spaventevole e angosciante (avrebbe meritato più di quanto raccolto in sala) stravince tanto col cugino ricco LA GUERRA DEI MONDI quanto con il giocattolone CLOVERFIELD [FB] |
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[ID] di F. DARABONT, con T. JANE E M. GAY HARDEN, HORROR, USA, 2007, 127', 1.85:1, VOTO: 9 |