|
|
●●
SECONDO TRAGICO FANTOZZI COMIC THRILLER DRAMA |
|||||||
"primo cannibal-movie, nel postulato che l'uomo civile in un contesto estremo diventa selvaggio" |
|
||||||||
Dopo un atterraggio di fortuna nella radura della fitta foresta al largo di Manila, un impresario petrolifero e il suo collaboratore vivono (si fa per dire) una vera e propria odissea in balia delle primitive tribù del luogo... Primo cannibal-movie della storia: genere cinematografico esclusivamente italiano nato con ogni probabilità da una costola dei finto-reportage dei vari Prosperi & Jacopetti che ha goduto una certa fortuna (Deodato, Lenzi e la chiosa ironica di Margheriti) nel breve arco a cavallo degli anni '80. Ingredienti comuni a tutte le pellicole: sesso, violenza e un caravanserraglio di catene alimentari nel postulato che anche l'uomo civile in un contesto estremo diventa un selvaggio. I vari scontri animali fungono di antipasto a quel che seguirà e ci si sposterà da uno scenario alla "Un Tranquillo Week-end di Paura" (con i cannibali al posto dei redneck) sulle latitudini di "Un Uomo chiamato Cavallo" con lo sfortunato in balia di riti propiziatori (la "cerimonia del volo" allestita dai primitivi a danno dell'uomo bianco che avevano visto discendere dal piccolo aereo) di veri e propri cavernicoli nemmeno dotati di una lingua rudimentale e ritratti allo stato ferino (uno di loro cercherà di mangiare un orologio!) e disumani oltre l'immaginabile (un'indigena da alla vita un piccolo e lo getta in pasto a un caimano!!). Insomma, tutti brutti, sporchi e cattivissimi, ad esclusione della bellezza esotica Me Me Lay che proprio non si riesce a immaginare parte del gruppo, essendo anche l'unica in slippino [EVIDENZIA LO SPOILER] che perciò finirà sventrata e divorata con evidente spregio delle qualità estetiche su melodie sognanti. Dopo un'apertura promettente, "Ultimo Mondo Cannibale" scivola nel tedio dovuto alla statica situazione ma si salva grazie all'avventurosa appendice. Tra gli stomachevoli ingredienti del genere avevo dimenticato la scellerata uccisione di animali vivi: qui, un alligatore orribilmente vivisezionato... [FB] |
|||||||||
di R. DEODATO, CON M. FOSCHI, I. RASSIMOV, M. M. LAY, HORROR, ITALIA, 1976, 90', 2.35:1 |