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EYES WIDE SHUT
UNA STORIA VERA
AMERICAN HISTORY X
BOYS DON'T CRY
TUTTO SU MIA MADRE
GARAGE OLIMPO
IL GIARDINO DELLE VERGINI...
RISORSE UMANE
FINO A PROVA CONTRARIA
MAN OF THE MOON
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"il tema tipico del cinema di Forman (ascesa e caduta) è ben presente pure in questo biopic"
Ascesa, caduta e riscatto di uno dei comici più irriverenti dell'intera scena americana: Endy Kaufman... Certamente Endy Kaufman era uno convinto che il mondo non andava preso troppo sul serio. Un altro film su una figura "off" per Milos Forman: un genio che ci ha saputo dare autentici capolavori immortali come QUALCUNO VOLò SUL NIDO DEL CUCULO e AMADEUS "Quel ragazzo è da ricoverare", dedito poi alla meditazione trascendentale. Certamente un personaggio poco comune nello scenario dei comici statunitensi. Ascesa e caduta sono temi preferiti dal regista cecoslovacco di origine e americano di adozione e "Man of the Moon" non fa eccezione. Endy Kaufman doveva essere veramente un comico sui-generis, uno che non lesinava colpi bassi (non solo battute sessiste, ma addirittura un tour dove "picchiava" donne all'interno di un ring da wrestling: alla faccia del femminismo) insultava gli spettatori (come fece poi anche Klaus Kinski nel "Jeus Christ Tour") insomma: amava spiazzare, sempre e comunque. Non per niente Forman ha scelto per il ruolo l'anti-comico Jim Carrey, riuscendo a valutarlo per quel che vale come aveva saputo fare Peter Weir (e avrebbe fatto Gondry). Courtney Love, di ritorno da LARRY FLYNT Danny de Vito è il manager "Shapiro" e riconosciamo anche un giovane Paul Giamatti nel ruolo dell'autore e fido sodale del comico. Molto riuscita la gag che vuole Kaufman crearsi una sorta di alter ego capace di sopravvivergli alla morte: il finale, sotto questo aspetto è simbolico, ma anche decisamente toccante. Poco prima si era visto il modo in cui l'uomo affrontava la malattia. Questa parte mi ha personalmente molto toccato, complice l'aver perso l'amico più caro proprio in una modalità analoga e la parte finale, corrispondente a come l'uomo affrontò il male incurabile mi ha piuttosto commosso, anche grazie a una prova di Carrey ai massimi storici. [FB]
[ID] di M. FORMAN, CON J. CARREY, D. DE VITO, P. GIAMATTI, BIOGRAFICO, USA, 1999, 109', 1.85:1