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●●● ½
COMIC THRILLER DRAMA |
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"con venti episodi, il rischio sketch è alle porte, ma la pellicola è un vero cult del genere" |
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Vizi e deformazioni civiche degli italiani in una serie di racconti più o meno brevi che li mettono in risalto... Nel 1963 il discorso "film a episodi", nato completamente nell'Italia foriera di arte cinematografica dell'epoca del boom economico, viene portato alle estreme conseguenze con "I Mostri" da Dino Risi. Trattati di film a pluriepisodi (qui, addirittura 20!). Quasi una rapsodia, non fossero che gli episodi che la compongono si rivelano totalmente autonomi gli uni dagli altri e soprattutto autoconclusivi. Protagonisti: Gassman e Tognazzi, quella gran topona di Michele Mercier e alcuni caratteristi (Buzzanca, qui, come per Pietro Germi, ancora digeribile). Nel primo episodio Tognazzi educa (si fa per dire) il figlio (il vero figlio Ricky) dispensando morali e "pillole di saggezza" ("il mondo è tondo e chi sa stare a galla va a fondo" è la sua discutibile "morale", ribadita ad ogni occasione) semina vento e raccoglierà tempesta. Nel secondo Gassman-Otello non riesce a raccomandare un attore che si dice porti iella. Brevissimo il terzo, con le iene dei giornali e due carabinieri che sorridono ai lati di un omicida. Un uomo cerca sostegno morale da un amico, convinto che la moglie lo tradisca, non sapendo che questa è proprio nel letto suo che si infila. Segue un altro piccolo intermezzo con una vecchietta prelevata a forza per usarla come comparsa a Cinecittà. Il fratello "inconsolabile" di una giovane uccisa durante il lavoro di prostituta d'alto bordo, vende alla stampa i diari della sorella per far soldi. Borgataro nullafacente lascia la moglie con 10 figli per andare alla partita. E via discorrendo, sino all'amarissimo finale dell'ultimo episodio, dove un pugile suonato e schifosamente fuori forma viene convinto a tornare tragicamente sul ring da un miserabile. Anche se il rischio sketch è alle porte, fortunatamente Risi non è Greggio (brrr) e la pellicola assurge in breve allo status di cult del genere. [FB] |
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DI D. RISI, CON V. GASSMAN, U. TOGNAZZI, M. MERCIER, COMMEDIA, ITALIA, 1963, 87', 1.85:1 |