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Una strana luce in cielo accompagnata da un ronzio turba la quiete di un
sabato pomeriggio in Maple Street.
Luce, telefono, persino le automobili non funzionano. Forse si prepara un
invasione aliena in grande stile..? Fantascienza alla Shyamallan nell'episodio "Mostri in Maple Street"
facente parte della
serie "storica" (anni '60) de
AI CONFINI DELLA REALTà
ovvero quella sci-fi dove nulla si vede e tutto si immagina, e ancor più si
rifa alla paranoia tipica de
L'INVASIONE DI ULTRACORPI L'episodio
innesca un girotondo di sospetti che non risparmia nessuno e crea quella
tipica situazione pseudo-cospirazionista che aleggiava nel capolavoro di Don
Siegel.
Non è che sia gestito gran che bene la storia nell'economia dei venticinque
minuti di durata.
La spiegazione finale non sarebbe neanche male, ma non viene espressa nella
giusta forma, creando distacco dallo spettatore.
Riconosciamo l'attore protagonista della futura serie "Lobo", Claude Akins,
e la comparsa di un volto famigliare ai teleutenti di un tempo non può non
creare empatia. Peccato, come si diceva, in una gestione non propriamente
efficace. Il titolo originale della serie, "The Twilight Zone", "La zona del
crepuscolo", è un termine col quale in aviazione si indica il momento in
cui, in fase di atterraggio di un aereo, la linea dell'orizzonte scompare
sotto il velivolo, lasciando per un attimo il pilota senza riferimenti.
Inoltre, tale titolo per molto tempo si attribuì alla caratteristica
dell'ideatore Rod Serling che, soffrendo d'insonnia, sembrava fosse solito
registrarsi (nella luce del crepuscolo, metaforicamente, quindi) le tracce
di quelli che poi divenivano gli episodi della serie. La regia è piuttosto
pulita ed è retaggio di Ronald Winston. Con Claude Akins, il mitico "Lobo",
troviamo Barry Atwater e Jack Weston. Lontano dai risultati dei migliori
episodi delle cinque stagioni, si può comunque vedere senza grandi
aspettative. [FB] |
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[THE TWILIGHT ZONE] DI R.
WINSTON, CON C. AKINS, B. ATWATER, FANTASCIENZA, USA, 1960, 25', 1.33:1 |