F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"ultimo capitolo della saga con Peter Cushing, con un finale che accarezza il grandguignol"

 

 

Emulo di Frankenstein finito in manicomio, conosce il suo maestro, il quale, con la complicità del direttore, ha ottenuto una certa libertà di movimento continuando ad "esercitare la professione" con vivi... e morti..! Ultimo tassello della saga nella quale Peter Cushing ha dato il volto al mad dottor, "Frankenstein e il Mostro dell'Inferno" è anche l'ultima regia del buon Terence Fisher. Se rispetto alla serie gemella del più nobile "cugino" conte Dracula, quella del barone ha sempre riservato sorprese sparigliando le carte e riservando macabre sorprese, anche quest'ultimo lavoro non delude. Dalla carrellata dei pazienti "speciali" fra cui 'uomo-neolitico resistentissimo, il genio-folle che riempie i muri della cella con formule di matematica pura ("un ometto innocuo feroce come un gatto selvatico") l'abile scultore con il cervello che si sta atrofizzando: resistenza fisica, cervello fino, mani abili: tutto lascia intendere in maniera inequivocabile le mire del barone. Peccato che il miscuglio veda delinearsi una specie di scimmione ("un Trog!" direbbe Freddie Francis) grottesco sì ma non tale da suscitare risate (per quello arriverà la scontata appendice di Mel Brooks). In ogni caso il nostro Frankie in uno dei suoi rari momenti deliranti arriverà a ipotizzare un accoppiamento con la solita aiutante sordomuta che sulla carta avrebbe fatto impallidire il Sal Baccaro dello scultissimo di Batzelli "La Bestia in Calore". Il gore tocca livelli mai toccati negli altri episodi e il finale accarezza addirittura il grandguignol spinto in una delle scene più deliranti (e gratuite) dell'intera produzione Hammer. Vedere poi Cushing scoperchiare la pentola in tavola poco distante dalle frattaglie in sala operatoria affermare con voce ghiottona "rognoni! che delizia!" mi ha ricordato Daniele Luttazzi nelle sue migliori gag di cattivo gusto. [FB]

 

[FRANKENSTEIN & THE MONSTER FROM HELL] DI T. FISHER, CON P. CUSHING, HORROR, UK, 1974, 91', 1.85:1